“La giunta regionale adotti decisioni nell’interesse dei lucani rispettando i criteri di economicità della spesa e di valorizzazione delle professionalità interne alla struttura organizzativa della Regione Basilicata incrociando l’art 6 dello Statuto regionale sulla parità di genere e la consolidata sensibilità per l’equilibrio territoriale.” E’ quanto dichiarano in una nota diffusa alla stampa i consiglieri regionali di centrosinistra Angelo Chiorazzo e Gianni Vizziello (Bcc), Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese (Pd), Alessia Araneo e Viviana Verri (M5s), Antonio Bochicchio (AVS-Psi-LBp) con la quale stigmatizzano le scelte della giunta regionale in merito alle nomine dei direttore generali dei dipartimenti avvenute prima di ferragosto.
“Senza voler entrare in questo momento, prosegue la nota, nel merito del possesso dei requisiti e delle competenze richieste per tali funzioni e senza voler esprimere alcuna pregiudiziale nei confronti dei dirigenti nominati ci preme sottolineare come ancora una volta evidentemente siano stati mortificati i dirigenti dipendenti dell’ente considerato che tutti i direttori generali nominati sono professionalità esterne all’ente Regione. Non possiamo inoltre non osservare come la giunta regionale anche in questa occasione si sia mostrata superficiale rispetto alla opportunità di valorizzare nelle funzioni apicali le tante dirigenti che con dedizione immensa e grande professionalità contribuiscono a rafforzare l’efficienza amministrativa nei settori più delicati dell’ente e delle aziende regionali”.
“La scelta dei direttori generali e delle funzioni assegnate ai singoli dipartimenti – hanno concluso i consiglieri regionali – non può e non deve limitarsi ad un mero atto deliberativo attraverso il quale comporre gli assetti organigrammatici in piena adesione con le necessità amministrative e gli equilibri politici del momento, rappresenta piuttosto l’occasione per esaltare le diverse competenze interne al sistema regionale in linea con la visione strategica organizzativa dell’ente e alle ricadute che tale articolazione ha sui cittadini e sul sistema delle imprese in Basilicata”.
Lo Statuto regionale sarà il faro che accenderà la luce sulle nomine e grazie al comma 3 dell’art. 47 ogni verifica dovrà essere fatta con attenzione, in particolare dalla Presidenza del Consiglio Regionale che dovrà trasferire gli atti alle commissioni consiliari competenti.