Ritorniamo sulla questione “Fondazione Francesco Stabile” per ribadire che l’Amministrazione Comunale di Potenza deve fare chiarezza sulla recente proposta in discussione riguardante il Teatro Municipale. Ci sono cose che non convincono, in particolare il documento predisposto dal competente ufficio comunale e successivamente approvato lo scorso mese di aprile dalla Giunta Comunale presenta una strana intitolazione, “Fondazione Teatro Stabile e Teatri della Basilicata”, chiaramente equivoca ed ambigua perché non chiarisce alcuni punti:
• 1) se la Fondazione Teatrale per definizione è un ente in cui si destina uno spazio scenico di rilevante interesse storico-culturale per rappresentare spettacoli dal vivo, e il nostro Teatro Stabile è l’unico teatro all’italiana presente in regione ufficialmente riconosciuto, quali sono gli altri teatri in Basilicata? E a che titolo dovrebbero far parte della nascente Fondazione ?
• 2) perché è negato il diritto della nostra città e del suo storico teatro a mantenere una giusta autonomia ?
Noi di Potenza Heritage siamo preoccupati che si stia consumando un ennesimo scippo ai danni della nostra città istituendo un organismo che già nel nome (Fondazione Teatro Stabile e Teatri della Basilicata) rimanda a funzioni di ampio coordinamento regionale con il rischio reale di frammentarismo.
La nuova Amministrazione Comunale di Potenza, avendo nominato quale responsabile del progetto Fondazione Teatro Stabile di Potenza il consigliere Beppe Biscaglia (persona esperta nel settore e intellettualmente onesta) di sicuro ha intenzione di fare bene, ma come si dice … “una rondine non fa primavera”. Nessuno (in Comune o in Regione) deve poter pensare di strumentalizzare il progetto della nascente Fondazione Teatro Stabile di Potenza per creare un generico centro di produzione e distribuzione multidisciplinare che sostenga spettacoli di ogni genere pur di tenere tutti contenti, dalle “Alpi alle Piramidi e dal Manzanarre al Reno” con spettacoli pseudo sperimentali e avveniristici o all’abbisogna folk e bifolk, senza trascurare il vernacolo stra-paesano e le care recite di parrocchia. In questo quadro la nostra città come già accaduto in passato, pur essendo il Capoluogo di Regione, è relegata a fare altro e così, mortificando la sua funzione, invece di contribuire alla crescita del territorio lucano (in questo caso raccordandosi con il sistema teatrale nazionale) è obbligata a svolgere un ruolo insignificante di semplice facciata per attività di gretto provincialismo, e a mettere a disposizione il “Francesco Stabile” per fare bella e prestigiosa la sede di un grande centro di spesa clientelare.
Sindaco Telesca e Consiglieri Comunali tutti fate valere le ragioni della città di Potenza e del suo nobile Teatro: “a buon cavalier non manca lancia”.