I consiglieri comunali di opposizione al Comune di Grottole in una nota contestano il progetto di un parco eolico nella zona adiacente il Santuario “Sant’Antonio” di Grottole. Di seguito la nota integrale.
Dopo il primo parco eolico, di più antica realizzazione, dopo lo straziante parco di pannelli fotovoltaici (risalente a pochi mesi fa) – che ha cancellato campi di lino, grano e papaveri di rara bellezza, con un vero e proprio atto di violenza – si sta preparando, anzi realizzando, una nuova opera di deturpazione di un luogo dal valore naturalistico, paesaggistico, affettivo per le comunità che lo vivono, inestimabile. Nel mirino delle fantomatiche politiche eco sostenibili della classe politica lucana e locale, si sta vergognosamente portando a segno un nuovo atto di stupro, questa volta di un luogo sacro, siaper la funzione rivestita, sia per la dimensione sociale che lo stesso ha per le popolazioni di Grottole, Ferrandina, Grassano e per tutti i pellegrini che vi accorrono: il santuario di Sant’Antuono Abate, in località Altojanni. Luogo di meditazione e preghiera, di pellegrinaggio ed aggregazione, il santuario richiama a sé religiosi e non per raccoglierli nella dimensione del silenzio, nella bellezza dei suoi infiniti orizzonti e dell’aura della suggestione altamente spirituale che lo circonda. Un luogo di ricongiungimento alla natura, allo spirito, alla divinità, al cielo. Sprezzanti di ogni valore, di ogni significato, di ogni secolare tradizione, i nostri amministratori, con a capo l’attuale sindaco De Vito, svendono qualunque cosa nella logica di un profitto cieco, senza minimante valutare tutti gli impatti, ambientali, sociali, economici, folklorici, religiosi ed emotivi che la questione impone. A questo punto, siamo contrari alle energie rinnovabili se queste devono costantemente minare il territorio di Grottole, già depauperato delle proprie virtù e che ha già perso tanta parte della propria identità sacrificandola agli interessi privati di poche persone, contro il volere di una
comunità che, invece, non intende più riconoscersi in una maggioranza comunale che non ha mai coinvolto la popolazione informandola dello stato delle cose ed ha desistito immediatamente dall’impegno, che sarebbe stato doveroso, di muovere ogni possibile forza sociale al fine di bloccare la nuova opera di distruzione di uno dei luoghi ad essa più cari. Con il presente comunicato, i consiglieri comunali di minoranza, Filippo Carretta e Rocco Iacovino, di concerto con la sezione PD di Grottole, nella persona del segretario Giovanni Lopergolo, chiedono l’intervento della Curia e di tutti gli organi religiosi e politici al fine di evitare l’ennesimo colpo ad un territorio che alle energie rinnovabili ha già sacrificato troppo, in tutti i termini.
Di seguito la nota inviata dai Consiglieri comunali di maggioranza al Comune di Grottole a seguito della nota dei Consiglieri di opposizionesul progetto del parco eolico presso Santuario “Sant’Antonio”.
Non è la prima volta che l’Amministrazione Comunale di Grottole si vede attaccata pubblicamente dai consiglieri di opposizione Carretta e Iacovino e dal segretario cittadino della sezione del PD, i quali sono soliti scrivere prima ancora di informarsi dei fatti. E i fatti sono i seguenti: il 3 gennaio 2023 il Comune riceveva dalla Regione Basilicata un “Avviso di procedura di fase di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. – Screening. Progetto dell’impianto eolico denominato “Parco eolico Grottole” proposto dalla società STHEP srl nei pressi del Santuario di Sant’Antonio Abate. A tale avviso il Sindaco prontamente scriveva una lettera alla Regione Basilicata in cui dichiarava il parere contrario. Al momento non si sta realizzando nessun parco eolico, come i consiglieri di minoranza erroneamente scrivono e inoltre è importante ribadire che il Sindaco e l’Amministrazione comunale stanno facendo e faranno tutto quanto di loro competenza nelle sedi opportune, per preservare una comunità intera e non singoli cittadini, come già chiarito nella nota. E’ importante sottolineare che la Pubblica Amministrazione non si gestisce con i pettegolezzi o con il “sentito dire” ma con atti e procedure. I consiglieri di opposizione farebbero bene a verificare gli atti protocollati prima di accusare e trarre conclusioni inappropriate. Si ricorda inoltre che “Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia” rientra nell’obiettivo 7 dell’Agenda 2030, il programma per lo sviluppo sostenibile sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi membri dell’ONU, tra cui il governo Renzi (PD).