Agricoltura, Luca Braia (Italia Viva): Istituire fondo calamità e attuare risoluzione approvata all’unanimità a febbraio 2024 per i danni provocati dal caro energia e siccità. Di seguito la nota integrale.
“Istituire il fondo regionale per le calamità. La violenta grandinata che ha colpito il vulture melfese sta mettendo in ginocchio il comparto olivicolo e vitivinicolo dell’area (solo l’ultimo in ordine cronologico). La siccità riguarda l’intero territorio nazionale e regionale a causa dei cambiamenti climatici. Il tema delle calamità in Agricoltura deve tornare ad essere urgentemente al centro dell’agenda politica e necessita di essere affrontato in maniera strutturale, attraverso l’istituzione di un “Fondo Calamità” che si alimenti in maniera sistematica con il 5% delle compensazioni ambientali di petrolio e gas.
Al termine della legislatura passata, a mia prima firma si approvò all’unanimità in consiglio regionale, anche da parte dell’attuale Assessore Cicala al tempo Presidente del Consiglio, una risoluzione che prevedeva un finanziamento di 12 milioni di euro, derivanti dalle compensazioni per le estrazioni petrolifere liquide e gassose, a valere sul Fondo Produzione 2023. Credo che sia arrivato il momento di attuare quella risoluzione, formulata e condivisa al termine delle numerose azione di protesta degli agricoltori, che non possono essere presi in giro no mantenendo gli impegni. Bisogna ristorare almeno parzialmente, con 0,50 euro a litro di gasolio agricolo consumato, i danni registrati nel comparto cerealicolo e non solo in attesa del riconoscimento da parte dello Stato di calamità da parte del Governo Nazionale.
Istituire immediatamente il fondo con il 5% delle compensazioni ambientali derivanti dal petrolio e gas estratti significa avere ogni anno a disposizione circa 10 milioni di euro da poter utilizzare per costruire strumenti finanziari, fare iniziative a sostegno del comparto primario, perché ad esse si legano in maniera indissolubile il turismo, il commercio, l’energia e che vedono maggiormente interessate le aree interne, quindi quelle più fragili e soggetto a spopolamento.
Spero che tale proposta possa trovare ascolto negli attuali consiglieri regionali, che appartengono agli stessi partiti del consiglio precedente. Solo qualche mese fa si espressero tutti in maniera favorevole, ricordiamolo ancora, sottoscrivendo e votando la risoluzione che chiedo all’assessore Cicala di rendere operativa.