COSTA JONICA: DALL’EROSIONE AL DISSESTO IDROGEOLOGICO
La natura genera i suoi equilibri in conformità a leggi perfette cui l’uomo dovrebbe obbedire per continuare la sua vita in simbiosi. Distruggendo questi equilibri la natura si ribella. L’erosione già conosciuta da trent’anni sulle coste sabbiose del Metapontino – portava via circa un metro all’anno nei punti più critici – fu attribuita da tutti alla chiusura dei corsi d’acqua e al prelievo massiccio della sabbia ed inerti dei fiumi. Se ne accorsero proprio all’Enea di Rotondella quando videro sparire, anno dopo anno, la casetta della valvola dello scarico a mare dell’impianto nucleare. Sui litorali sabbiosi l’erosione rispetto a quelli ghiaiosi o rocciosi è maggiore a causa delle correnti marine che hanno effetto sulla battigia. Ora non si tratta più di un fenomeno costante e monitorabile, ma spariscono decine e decine di metri di spiaggia ogni volta che c’è una mareggiata.È il caso di Metaponto, Scanzano e Rotondella. Non possiamo parlare più di erosione ma di un vero dissesto idrogeologico sulla costa proprio come quello che avviene sulla terra ferma.
Tra le cause, dopo i fenomeni naturali eccezionali e le dighe, troviamo per alcuni fiumi la cementificazione degli argini (proibita in Germania già vent’anni fa) che non aiuta l’apporto di sedimenti. Negli ultimi anni sulla costa jonica c’è stata poi una cementificazione massiccia con mega investimenti immobiliari, la distruzione delle dune naturali in alcuni casi, due porti turistici che hanno anche influito sulle correnti marine trasversali, la distruzione della flora marina a causa della pesca a strascico che aiutava a rallentare il moto ondoso. Oggi a causa di scelte fatte nel passato, non possiamo far altro che contare solo danni agli habitat naturali, ma soprattutto alle economie locali di tutti gli operatori economici che vedono svanire una stagione estiva e tutta l’occupazione collegata.
Il modello di sviluppo turistico va perseguito nel rispetto dell’ambiente con politiche che mirino a sviluppare piccole economie collegate tra loro, evitando grossi investimenti a favore di pochi, vedi i mega investimenti immobiliari (alias villaggi turistici) che, invece, impattano fortemente sull’ambiente marino e costiero. Per correre ai ripari la Regione Basilicata ha investito ingenti risorse tra studi, impianti sperimentali e soluzioni tampone per non approdare a nulla, il tutto togliendo risorse alla collettività. Di soluzioni da attuare bisogna metterne in campo diverse dalle dune, al dragaggio della sabbia, alla regimentazione dei fiumi per l’apporto di sedimenti, ma quello che non dobbiamo fare è commettere sempre gli stessi errori. Gli errori commessi speriamo, pertanto, aprano gli occhi sul futuro, e sugli ultimi tratti di spiaggia rimasti, come quello di Rotondella, già pesantemente dissestato. Il comune di Rotondella, già danneggiato da questo dissesto idrogeologico-marino, impari la lezione ed eviti di lasciare l’unico tratto di mare libero ai soliti investimenti immobiliari con annesso porticciolo per non provocare altri danni, invece cerchi uno sviluppo alternativo più rispettoso dell’ambiente e della collettività. Ci sarebbero poi i danni delle trivellazioni petrolifere lungo la costa (che vedremo poi nel corso degli anni) e speriamo mai nel mar Jonio, ma questa è un’altra storia.
[Movimento NoScorie Trisaia]
PER METAPONTO LIDO SERVE UNA CAMPAGNA DI RILANCIO DELL’IMMAGINE
Tempi contenuti per consentire il ripristino della spiaggia di Metaponto Lido e avvio di una campagna di rilancio dell’immagine, che faccia recuperare interesse ed entusiasmo sui mercati delle vacanze e consenta l’avvio della stagione turistica 2010. E’ quanto chiede il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, in relazione agli effetti sulle attività economiche procurate dall’erosione costiera. “ Seguiamo con attenzione e preoccupazione -ha detto Tortorelli- gli effetti di un problema, non nuovo, che sta danneggiando non solo le attività economiche di Metaponto ma anche l’immagine di un intero comprensorio. Metaponto è patrimonio di tutta la Basilicata, uno dei punti di forza della nostra offerta turistica che va salvaguardata e valorizzata con interventi a breve e a lungo termine, ai quali sta lavorando il tavolo tecnico regionale. Ma occorre lavorare a un rilancio dell’immagine di Metaponto, che è legata all’ambiente e ai beni culturali, punti di forza delle vacanze lungo la costa jonica. La Camera di commercio farà la propria parte mettendo in campo iniziative per favorire questo processo, di concerto con enti locali e con gli stessi operatori economici, ai quali va il nostro sostegno’’
EROSIONE, A METAPONTO SABBIA DA ALTRE ZONE DELLO JONIO
Il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico, questo pomeriggio a Matera ha riunito il Tavolo tecnico incaricato di studiare soluzioni per far fronte al fenomeno dell’erosione della spiaggia di Metaponto.
All’incontro hanno preso parte anche il commissario straordinario del Comune di Bernalda, rappresentanti dell’Autorità di bacino, della Provincia, dell’Università della Basilicata, di Agrobios, di Confcommercio e Confesercenti. Nel corso della riunione il vice presidente della Regione, Santochirico, ha sollecitato l’adozione di misure urgenti utili a consentire l’avvio della stagione turistica a Metaponto. A tal fine, sarà portata a termine l’attività di caratterizzazione della sabbia del porto degli Argonauti, per poterne prelevare gli accumuli e destinarli ai siti maggiormente colpiti di Metaponto. Ulteriori valutazioni riguarderanno altre spiagge dello Jonio, ed in particolare quella di Sibari, che presenta caratteristiche molto simili a quella di Metaponto.
Ogni attività sarà svolta nei tempi tecnici più ristretti, in particolare per quanto riguarda la quantificazione dei volumi di sabbia per definire la provenienza degli apporti. L’obiettivo è quello di fare in modo che entro la fine del mese di marzo il progetto di ripascimento sia definito in tutti i suoi aspetti. Il trasporto della sabbia, invece, dovrebbe tenersi nel mese di maggio o, compatibilmente con le condizioni meteo climatiche, nella prima settimana di giugno.
Accanto agli interventi urgenti, proseguono le attività di pianificazione di soluzioni strutturali. Santochirico, infatti, ha ribadito che la Regioen sta affrontando il problema da tempo, attraverso una legge organica in materia di difesa della costa, e che si è già insediato l’Osservatorio regionale delle aree costiere, per il monitoraggio e lo studio delle cause dei processi erosivi nonché della sua entità.
“Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità – ha affermato il vice presidente della Giunta regionale – affinché Metaponto non sparisca dalla mappa della costa. Il fenomeno dell’erosione in questo tratto dello Jonio è devastante, e già nelle prossime ore e nei prossimi giorni sono attese nuove mareggiate. Si tratta di un’emergenza che non è soltanto ambientale, ma anche economica e produttiva. A erodersi, insomma, non sono solo le coste, ma anche tutto quello che ne consegue: attività commerciali, iniziative economiche, posti di lavoro”
Proprio per questa ragione abbiamo inteso agire, da tempo, in termini di coordinamento fra istituzioni e sistemi imprenditoriali”.
Il Tavolo tecnico tornerà a riunirsi lunedì prossimo a Matera per un aggiornamento sulle attività in corso.
neeeeee!!!!!ma qui sono matti….ancora si deve discutere ad un tavolo le soluzioni da prendere per metaponto lido… ma per caso ci saranno sedute a questo tavolo oltre ai politici e gli operatori turistici….anche le onde del mare?…. ma vi rendete conto che siamo a metà marzo e tra circa tre mesi siamo in estate piena…e qui si parla, si parla …si parla…..politici del c…..andate a prendere la sabbia voi…con le mani e lavorate notte e giorno per ripristinare la spiaggia…altrimenti la mazza dell’ombrellone la prossima estate ve la infilo nel….. saluti.