Si apre oggi a Quito, capitale dell’Ecuador, il 53° Congresso Eucaristico Internazionale che dall’8 al 15 settembre porrà al centro della riflessione e della preghiera il richiamo alla “Fraternità per guarire il mondo” nello spirito dell’enciclica di Papa Francesco.
Partecipano a questo Congresso che torna in America Latina a distanza di venti anni da quello svoltosi nella città di Guadalajara, in Messico, 53 delegazioni da ogni parte del mondo.
Quella più numerosa, 22 persone tra sacerdoti e laici, è quella italiana, guidata da mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, che già l’anno scorso, nella sua veste di presidente del Comitato per i congressi eucaristici nazionali e Vescovo della Diocesi che nel 2022 ha ospitato a Matera il Congresso eucaristico italiano, ha preso parte in Ecuador alle fasi preparatorie.
Il Congresso Eucaristico Internazionale, che inizierà con una solenne celebrazione alle 17 (ora italiana) di domenica 8 settembre, è stato preceduto da un Simposio teologico nella sede della Pontificia Università Cattolica dell’Ecuador al termine del quale Giuseppe Longo della redazione di Logos, il web magazine della Diocesi di Matera-Irsina, ha raccolto le testimonianze di Mons. Caiazzo e di padre Corrado Maggioni, presidente dei Congressi eucaristici internazionali.
Per mons. Caiazzo si tratta di “un momento bellissimo che permette di vivere una comunione a livello internazionale della chiesa Cattolica”. La celebrazione conclusiva del Simposio teologico internazionale si è svolta accanto all’imponente monumento, una piramide Inca, eretto sulla linea dell’equatore.
“Ci troviamo al centro della terra, la nostra casa comune” ha sottolineato il Cardinal Pedro Barreto, Arcivescovo Metropolita emerito di Huancayo (Perù), e “a cavallo dell’Equatore”, sono ancora le parole del Cardinale, “abbiamo celebrato l’Eucaristia, sacramento dell’amore che attualizza il mistero Pasquale di Cristo”.
La corrispondenza da Quito di Giuseppe Longo: https://www.youtube.com/watch?v=99kfVqD4kTU