I vini di Cantina di Venosa sono sponsor ufficiale del Rome Future Week® 2024, in assaggio al menù dell’Opening Party del 16 settembre al Th Carpegna Palace Hotel, serata d’apertura della settimana dedicata al futuro e alle nuove tecnologie. Più di 30.000 i partecipanti attesi a questa seconda edizione per confrontarsi con aziende, università, centri di ricerca e professionisti, la comunità di innovatori che prenderanno parte alla rassegna.
I vini presenti alla serata d’inaugurazione saranno i bianchi e i rossi della linea Terre di Orazio, in particolare: il Terre di Orazio Dry Muscat, il Terre di Orazio Rosè e il Terre di Orazio Aglianico del Vulture Dop.
Fondata nel 1957 da 27 soci, Cantina di Venosa è oggi una cooperativa di 350 viticoltori (oltre il 50% giovani) e 800 ettari di vigne, con una resa di 50mila quintali d’uva (90% aglianico) e 35mila ettolitri di vino. Complessivamente produce 2 milioni di bottiglie: 21 etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture Doc e Docg. Ma soprattutto Cantina di Venosa è un’azienda molto attenta all’ambiente, alla sostenibilità sociale ed economica e all’innovazione tecnologica. La tutela dell’ambiente, il rispetto delle persone, la sostenibilità sono valori che ispirano da lungo tempo l’attività della cooperativa, oggi scritti nero su bianco e tradotti in azioni concrete, come il Bilancio di Sostenibilità, il Codice Etico, la Politica di Sostenibilità e di Sicurezza Alimentare.
Ma anche l’innovazione tecnologica. Ad esempio la mappatura satellitare dei vigneti, un progetto cominciato nel 2018 che prevede la scansione settimanale delle vigne in località Iatta (150 ettari) tramite il satellite Sentinel 2. Oppure la robotizzazione di alcune fasi della logistica grazie a un nuovo magazzino automatizzato (con 200mila bottiglie) gestito da un robot comandato a distanza tramite sofwtare per spostare pancali e merci, governabile dagli uffici attraverso codici di ordine.
“Sono soltanto due esempi del grande lavoro di innovazione fatto in questi anni – commenta il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo -. Un’iniziativa come il Rome Future Week incontra dunque l’interesse a guardare verso il futuro e a cercare nuove soluzioni che possano combinarsi e integrarsi con il nostro modo di produrre vino ed economia locale, nel rispetto del territorio, delle comunità e dell’ambiente”.
Dal 16 fino al 22 settembre al Rome Future Week® sono previsti oltre 350 eventi in una settimana – in varie location della capitale – per scoprire cosa aspettarci dal futuro in molti settori: tecnologia, mobilità, smart city, salute, benessere, innovazione finanziaria, Intelligenza Artificiale, Metaverso, Blockchain, ricerca e tecnologie che stanno cambiando il futuro. Oltre 25mila visitatori e 120 i giornalisti presenti lo scorso anno.
I VINI (& CIBI) DELLA SERATA
Terre di Orazio Aglianico del Vulture Dop
Un rosso ben strutturato ed elegante, rubino intenso con lievi riflessi granati e dal bouquet vinoso e personale, con delicati sentori di viola e ribes. Al palato è asciutto, pieno, intenso, piacevolmente tannico, un vino perfetto per arrosti di carni bianche, primi piatti saporiti e formaggi speziati. Ottenuto da uve aglianico in purezza, coltivate a spalliera (3.500 piante/ha; 70-90 quintali/ha) nelle vigne di Venosa a 400-450 metri slm, vendemmiate nella seconda metà di ottobre. Affina in botti da 25 ettolitri e in bottiglia per almeno 15 mesi.
Terre di Orazio Dry Muscat
Di colore bianco paglierino brillante con leggeri riflessi dorati, si presenta al naso con bouquet aromatico, intenso e avvolgente; in bocca di sapore pieno, fresco e persistente, con una gradevole vena acida. Tra gli abbinamenti consigliati: prosciutto e melone, crostacei e piatti speziati e piccanti della cucina mediterranea. Ottenuto da uve moscato bianco in purezza, allevate a spalliera (3.500 piante/ha; 60-80 quintali/ha) in vigne giovani di 10-20 anni d’età, nella zona tra Maschito e Venosa e vendemmiata nella prima e seconda decade di settembre. Dopo la pigiatura di una parte delle uve il mosto è immediatamente separato dalle bucce; un’altra porzione di uve è, invece, lasciata a macerare a freddo per un breve periodo prima della pressatura.
Terre di Orazio Rosè
Un bel rosato elegante, moderno, seduttivo e di qualità dalle note cerasuolo vivo con intriganti sfumature bluastre. Il bouquet è fruttato intenso con chiari sentori di ciliegia, fragola e lampone. Al palato ha un sapore fresco e di grande equilibrio, di netta evoluzione, fibra e spessore. A tavola è particolarmente versatile, un rosato da tutto pasto: antipasti di verdure o di mare, minestre, zuppe di legumi, risotti di terra o di mare, formaggi freschi e naturalmente pesce e carni bianche. Ottenuto da uve aglianico in purezza vinificate in rosa con un breve contatto tra le bucce e il mosto, affinato in serbatoi inox e in bottiglia per almeno 1 mese. I grappoli sono coltivati a spalliera (3.500 viti/ha; 80-100 quintali/ha) da vigne giovani di 10-20 anni, nel territorio di Venosa a 450-500 metri slm. La vendemmia è nella seconda e terza decade di ottobre.
Questi invece i prodotti e le specialità in assaggio: “Mosaico di Tartine Mille Colori”; “Crostini con Varietà di Spume”; “Rustici di Sfoglia con Carne e Verdure”; “Assortimento di Mini Sandwich”; “Varietà di Pizza”; “Cartoccio di Frittini Vegetariani”; “Crocchette mignon e Fiori di zucca”; “Sedanini ai due pomodori con ricotta al primo sale”