Assistenza tecnica fondi strutturali Regione Basilicata, intervento Filcams Cgil: “Solo un’azione concreta – potrà garantire a questi lavoratori il giusto riconoscimento del loro contributo professionale, senza ulteriori strumentalizzazioni politiche”. Di seguito la nota integrale.
Negli ultimi giorni, i lavoratori dell’assistenza tecnica ai fondi strutturali della Regione Basilicata, sono stati oggetto di attenzione da parte delle forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione. Tuttavia, i comunicati diffusi non forniscono chiarezza sul destino di questi lavoratori, né rispondono pienamente alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali.
Il segretario generale della Filcams Cgil di Potenza, Michele Sannazzaro, ha formalmente richiesto, durante le commissioni regionali, un indirizzo politico chiaro per l’applicazione della clausola sociale e il riconoscimento del primo livello contrattuale, come previsto dal contratto di categoria. “Questo elemento – spiega Sannazzaro – è cruciale per garantire ai lavoratori il giusto riconoscimento professionale.
Dai comunicati emessi dalle forze politiche emerge una discrepanza: la minoranza ha segnalato che su quattro lotti di gara previsti, solo due applicano la clausola sociale, mentre gli altri due no. Al contrario, la maggioranza ha parlato di una volontà di migliorare le condizioni contrattuali dei lavoratori, senza però specificare come ciò verrà realizzato. Per i sindacati, è fondamentale un incontro risolutivo con il responsabile della Suarb e con il direttore generale Alfonso Morvillo. Questo incontro dovrebbe chiarire i termini e le modalità di attuazione della clausola sociale e del riconoscimento contrattuale, permettendo di passare dalle parole ai fatti concreti. È essenziale che si prenda atto della relazione inviata dalle aziende che oggi gestiscono il servizio, che prevede il passaggio di livello del personale, in linea con quanto stabilito nel contratto integrativo aziendale sottoscritto dalle organizzazioni sindacali con le aziende del RTI guidato da Consedin S.p.A.
Solo un’azione concreta – conclude Sannazzaro – potrà garantire a questi lavoratori, molti dei quali impegnati da oltre 7 anni, e in alcuni casi da 15 anni, il giusto riconoscimento del loro contributo professionale, senza ulteriori strumentalizzazioni politiche”.