“E’ giunta la prima risposta scritta del direttore ASP Antonello Maraldo alla nostra interrogazione sullo spostamento della postazione del 118 dall’area industriale della Val d’Agri al centro abitato di Viggiano. Due conferme. La prima che la postazione del 118 spostata nel centro abitato di Viggiano non è prevista dalle Legge regionale 21/99 e, a differenza di quella della area industriale che, seppur non indicata dalla norma, è frutto di un ‘Contratto di settore’ sottoscritto con ENI e le organizzazioni sindacali il 24 maggio 2013. La seconda conferma è la premeditazione poiché il sopralluogo che verifica la non adeguatezza della struttura è del 2021, data dalla quale è partita l’operazione di disponibilità e di adeguamento della struttura nel centro abitato di Viggiano”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, facendo presente che “Dalla risposta del Direttore Generale risulta chiaro che non sono state indagate altre possibilità e la ‘temporaneità’ rischia di essere la foglia di fico per mantenere la situazione in questo modo fino ad una eventuale sanatoria legislativa, visto il richiamo ad un ‘ineludibile’ adeguamento della legge 21/99”.
“Ci farebbe piacere ricevere una smentita continua il consigliere – anche perché si fa riferimento ad una ‘temporaneità’ fino alla ultimazione dei lavori di ripristino degli originari locali siti in località Zona Cembrina di Viggiano (area industriale). Nella risposta tuttavia non c’è alcun riferimento all’avvio di questi lavori né tantomeno alla loro ultimazione cosi come non vi è alcun riferimento ad altre possibilità comprese nell’area industriale, tra cui la struttura dell’ex incubatore d’imprese. Infine c’è un velato riferimento al Programma Operativo Val D’Agri, richiamando anche i Sindaci del territorio a una responsabilità: solo il primo anno di attività si è fatto ricorso a queste risorse e quindi la disponibilità gratuita del Comune di Viggiano ha fatto scopa con una riduzione dei costi dell’ASP”.
“Si pone un ulteriore tema quindi – conclude Lacorazza – . Ma dal 2021 ai Sindaci del PO Val d’Agri è stata posta la questione delle risorse anche al fine di individuare altre soluzioni? La risposta ricevuta è parziale e omissiva su alcuni questione poste. C’è un problema di sicurezza dei cittadini della Val d’Agri in una condizione in cui la Regione Basilicata non rispetta i LEA proprio sull’emergenza urgenza. Continueremo il nostro impegno con determinazione”.