«La situazione in Stellantis e nelle aziende dell’indotto resta preoccupante per effetto delle incertezze legate alla transizione verso le auto elettriche». È quanto sostengono il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista all’indomani del tavolo di confronto che si è tenuto mercoledì in Regione. Secondo i due sindacalisti «è positivo il riconoscimento dell’area di crisi complessa, ottenuta grazie all’impegno di tutti, così come è positivo il fatto che si stia procedendo verso l’approvazione della delibera sull’impianto energetico richiesto da Stellantis. Molto bene anche la richiesta di trasferire allo Stato il 20 per cento delle risorse per la cassa integrazione al fine di sostenere le aziende in difficoltà in questo lungo periodo di trasformazione industriale. È altresì fondamentale creare una sinergia per affrontare la questione Stellantis, difendere il territorio, tutelare i lavoratori e garantire la continuità produttiva dello stabilimento di Melfi».
Durante l’incontro Cavallo ha ribadito che «non bisogna concedere alibi a Stellantis», e ha posto l’attenzione anche sulle politiche europee in tema di automotive, considerate «penalizzanti per l’intero settore in Italia. Serve un supplemento di riflessione per costruire percorsi di sostenibilità sociale che tengano insieme gli obiettivi di transizione energetica con la salvaguardia dei posti di lavoro. Dobbiamo ragionare insieme di come accompagnare le lavoratrici e i lavoratori in questo percorso di cambiamento e di come sostenere il potere di acquisto delle famiglie per rilanciare la domanda di auto ecologiche. Non si può più improvvisare, né rimandare le soluzioni che servono oggi».
Dal canto suo Evangelista ha sottolineato che «non si può alimentare ulteriormente l’incertezza e la confusione, con ognuno che propone la propria soluzione. È necessaria coerenza. Nel 2021 è stato raggiunto un accordo con Stellantis Melfi su cosa produrre e come produrre in futuro: sono stati assegnati quattro nuovi modelli elettrici, una Jeep ibrida e l’assemblaggio di batterie. Come Fim chiediamo che tutti i nuovi modelli siano anche prodotti anche in versione ibrida poiché potrebbero risultare più interessanti per i clienti in questo momento di incertezza. Infine, vista la situazione preoccupante per l’attività lavorativa, occupazionale e industriale, se Stellantis avesse l’esigenza di migliorare o adeguare il progetto produttivo di Melfi con altre soluzioni che garantiscano la tenuta dell’azienda, del suo indotto e dell’occupazione, siamo pronti a un confronto immediato», ha assicurato Evangelista.
Per Cavallo ed Evangelista «permane la necessità di un piano industriale europeo per il settore automobilistico, a fronte dei rischi di delocalizzazione e dell’ingresso di prodotti a basso costo sostenuti da politiche di dumping. Questo scenario sta avendo gravi conseguenze occupazionali in Italia e in Europa, con oltre 70.000 posti di lavoro a rischio solo nel nostro paese. Chiediamo all’UE di agire immediatamente, in collaborazione con i governi, per rilanciare il settore, prevenire la chiusura di stabilimenti e promuovere investimenti nella transizione industriale verso elettrificazione, digitalizzazione ed economia circolare».