Fiom Cgil, Smartp@per: “Nuova organizzazione del lavoro penalizza i lavoratori, chiediamo chiarezza e rispetto di quanto stabilito nel piano industriale”. Di seguito la nota integrale.
La Fiom Cgil Basilicata esprime forte preoccupazione per la persistente assenza di un confronto costruttivo con la direzione aziendale di Smartp@per. Il rifiuto sistematico di affrontare le legittime richieste delle lavoratrici e dei lavoratori sta compromettendo
seriamente le relazioni sindacali e minando la serenità dell’ambiente lavorativo. La Fiom Cgil sottolinea l’urgenza di ottenere risposte chiare e concrete sulle questioni aperte. Le recenti decisioni aziendali, in aperta contraddizione con gli impegni presi durante le precedenti riunioni, rendono
necessario un confronto urgente e approfondito con la direzione. In mancanza di garanzie adeguate, la Fiom Cgil si riserva di chiedere un incontro diretto con l’amministratore delegato
per discutere le gravi discrepanze tra le promesse fatte e l’effettiva attuazione del piano industriale. Uno dei punti cruciali riguarda la cosiddetta “clausola dociale”, introdotta dall’azienda in
una precedente riunione. Questa clausola, che dovrebbe tutelare i
lavoratori e le lavoratrici, si rivela uno strumento vuoto e privo di reali garanzie. La discrezionalità concessa all’azienda vincitrice delle gare rende questa clausola puramente formale, non vincolata al contratto collettivo nazionale, esponendo i dipendenti al rischio di contratti peggiorativi o differenti.
Nonostante le ripetute sollecitazioni, l’azienda non ha ancora fornito risposte soddisfacenti su temi urgenti posti dalle RSU FIOM come l’adeguamento dell’indennità di trasferta secondo i termini previsti dal contratto collettivo, e la gestione dei periodi di inattività
lavorativa. La Fiom Cgil richiede un intervento immediato per evitare ulteriori
penalizzazioni al personale.
A destare particolare preoccupazione è la generale disorganizzazione del lavoro all’interno dell’azienda. Continui cambiamenti non giustificati, una gestione poco chiara delle mansioni
e decisioni unilaterali stanno destabilizzando i lavoratori e generando un clima di incertezza e sfiducia. Questo approccio, in netto contrasto con i principi di trasparenza e dialogo,
rischia di compromettere ulteriormente il benessere dei dipendenti e l’efficacia del lavoro.
La Fiom Cgil rimane fermamente contraria a queste pratiche e continuerà a lottare per la tutela dei diritti fondamentali di chi contribuisce quotidianamente al successo dell’azienda.
In assenza di risposte soddisfacenti, sarà inevitabile richiedere un confronto
diretto con l’amministratore delegato per chiarire le ragioni di tali divergenze rispetto a quanto stabilito nel piano industriale.