Intelligenza artificiale per salvaguardare le rese delle colture più adatte ai cambiamenti climatici. Si chiama AIDEMECH ed è un progetto europeo coordinato dall’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura al centro della nuova puntata di ALSIA porte aperte in Podcast pubblicato sui canali digitali dell’Agenzia. Finanziato nell’ambito del Programma Horizon, è inserito nel più ampio progetto EU ECO-READY YU ICO ECOREDY, per la realizzazione di un sistema di sorveglianza e osservazione dallo spazio per l’adattamento delle colture ai cambiamenti climatici.
“Siamo molto orgogliosi di essere tra i partner del progetto AIDEMECH e di essere stati selezionati attraverso la call di partecipazione” afferma Aniello Crescenzi, direttore dell’Agenzia. Insieme al network delle imprese consorziate e con le attività di monitoraggio previste nell’ambito del Living Lab, promuoveremo l’adozione di soluzioni agronomiche, di fenotipizzazione e di intelligenza artificiale per la rilevazione precoce e la gestione di stress abiotici e biotici, al fine di migliorare la resilienza dei sistemi colturali ai cambiamenti climatici. Sono cinque le colture di interesse della Basilicata: pomodoro, grano, orzo, olivo e fagiolo, mentre i siti sperimentali sono situati in 4 diverse località della regione che abbracciano differenti condizioni pedoclimatiche. Inoltre, il Centro Ricerche Metapontum Agrobios di ALSIA svilupperà esperimenti in condizioni semi-controllate che utilizzano la piattaforma di Plant Phenotyping.
AIDEMEC genererà conoscenze sugli impatti del cambiamento climatico sulle colture selezionate e svilupperà modelli di intelligenza artificiale per la rilevazione precoce dello stress abiotico da immagini aeree. Le prove sul campo e i set di dati di immagini multispettrali consentiranno di addestrare modelli di intelligenza artificiale per trovare indicatori di stress biotico e abiotico e individuare varietà più adatte agli scenari futuri. La piattaforma web risultante – continua Crescenzi – migliorerà il monitoraggio in tempo reale e i sistemi di allerta precoce, consentendo azioni preventive per salvaguardare le rese in scenari climatici mutevoli. L’integrazione con l’Osservatorio ECO-READY aumenterà la resilienza e la sostenibilità dell’agricoltura mediterranea.
Durante il periodo di sperimentazione, le risposte agli stress delle colture bersaglio saranno studiate utilizzando sensori e tramite intelligenza artificiale degli indici di vegetazione ricavati da immagini multispettrali ottenute da satelliti (SENTINEL 2) e droni.
“Le soluzioni individuate – conclude Crescenzi – saranno trasferite agli agricoltori, coinvolgendo gli utenti finali nell’adozione di misure correttive per proteggere le colture ed evitare perdite di resa in condizioni climatiche mutevoli. Il Living Lab è partecipato, oltre che da ALSIA, da una società tecnologica Spagnola (la SMASP) e dalla O.P. AGORA’-Italia con sede a Metaponto”.