Inaugurata nel pomeriggio di martedì 17 settembre nella chiesa Santa Maria de Armenis, in via San Francesco da Paola Vecchio 13, nei pressi di Palazzo Lanfranchi a Matera la mostra “Strazzi di storia”, composta da cimeli del carro della Bruna di Matera recuperati e custoditi nel corso degli anni dall’associazione Fede e Tradizione. Al vernissage sono intervenuti il Sindaco di Matera Domenico Bennardi, gli assessori comunali Angela Mazzone e Massimiliano Amenta, l’architetto Lucia Gaudiano e il consigliere Regionale Roberto Cifarelli. Al momento della inaugurazione il professore Angelo Basile con i colleghi Schiavone e Giamba e gli allievi della scuola superiore di secondo grado Liceo Stigliani Matera hanno eseguito quattro brani musicali inneggianti la Madonna della Bruna e lo strazzo del carro che sono stati molto apprezzati dai numerosi visitatori.
Marco Rubino, presidente dell’associazione Fede e tradizione, ha dichiarato: la mostra “Strazzi di storia” parte dall’origine della festa risalente forse all’epoca medievale che narra di un contadino che, di ritorno a Matera dopo la sua giornata di lavoro nei campi, diede un passaggio sul suo traino ad una giovane sconosciuta. Arrivati nel luogo dove ora sorge il rione Piccianello la fanciulla prima di trasformarsi in statua, ha detto al contadino: “Su un carro così addobbato, voglio entrare ogni anno nella mia città”. Il vescovo e il clero si recarono subito nel luogo in cui la donna era scesa dal traino e lì trovarono un’immagine della Vergine che, posta su un carretto riccamente ornato, venne portata in trionfo fino alla cattedrale. Partendo da questa leggenda l’associazione ha voluto raccontare con la sua mostra le origini della festa e le fasi dello strazzo del carro in cui ogni cittaidno o visitatore cerca di conquistare una piccola immagine o un frammento di cartapesta per conservarlo con devozione. La distruzione del carro ricorda riti antichi che si perdono nella notte dei tempi. Con lo “strazzo” viene rievocato il susseguirsi ciclico delle stagioni, la rinascita della vita dopo la morte. Questa mostra trova nella cornice della chiesa Santa Maria di Armenis la giusta collocazione”.
La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 fino al 31 ottobre 2024.
Michele Capolupo
La fotogallery della mostra (foto www.SassiLive.it)