Vertenza ex Tis e Rmi Basilicata, Cub: passo avanti con l’intesa tra Regione Basilicata e sindacati. Di seguito la nota integrale.
Il 19 settembre 2024, dopo 570 giorni da quando è stata messa in piedi la tenda dai lavoratori Tis e Rmi e innumerevoli iniziative sindacali, alle ore 15.00 si è tenuto il sesto tavolo circa la vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori Tis e Rmi lucani.
Alla riunione fra i presenti c’erano: l’Assessore alle attività produttive Francesco Cupparo, il direttore generale Antonio Bernardo, la funzionaria della Direzione Generale Giuseppina Lovecchio e la funzionaria Maria Leone, i rappresentanti sindacali di Cgil-Cisl-Uil della Cub, Usb, del sindacato Sifus e per la prima volta, invitati dal potere politico regionale, si sono visti e sono intervenuti anche i rappresentanti sindacali della Fismic e della Confsal.
Nella riunione è venuto fuori che sarà consegnato un questionario alle lavoratrici e ai lavoratori Tis e Rmi lucani dove sarà chiesto ad ognuno di loro, la mansione che attualmente svolge, se sono interessati a rimanere nell’attuale percorso o sono interessati a svolgere attività idraulico forestale. Una sorta di censimento che è stato più volte chiesto dalla Usb. Una legittima richiesta della Usb che a parere di codesta organizzazione sindacale se ne poteva fare a meno, aprendo direttamente ai lavoratori interessati e in modo volontario le porte della forestazione, anticipando i tempi.
L’Assessore Francesco Cupparo ha confermato nuovamente, dopo averlo già detto il 5 settembre che a partire dalla mensilità di novembre tutti i lavoratori ex Tis e Rmi avranno un aumento della retribuzione che passerà da 550/580 euro a 700 euro mensili ( l’aumento di 150 euro al mese era stato richiesto dalla Cub e sostenuta anche dalla Cgil-Cisl-Uil e dal sindacato autonomo Sifus). L’assessore Francesco Cupparo ha stabilito che tutti i lavoratori Tis e Rmi dovranno svolgere 80 ore di lavoro per poter ricevere questa somma. E’ stato confermato dall’Assessore Francesco Cupparo che a partire dal prossimo bando la soglia dell’Isee (requisito previsto per la permanenza nella platea) sarà innalzata, e da 9.000 euro, passerà a 13 mila euro, come richiesto dai rappresentanti sindacali della Cub e sostenuto anche dai rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil e dal rappresentante del sindacato autonomo Sifus.
L’assessore Cupparo ha dichiarato nuovamente, dopo averlo fatto gia il 5 settembre 2024 che da parte sua nell’ambito delle possibilità normative regionali c’è tutta la volontà politica a risolvere la questione dei lavoratori Tis e Rmi lucani. Ha confermato il suo auspicio che tutti i lavoratori che potranno optino per il passaggio alla forestazione perché è l’unica possibilità per contrattualizzare i lavoratori celermente, non escludendo la possibilità e l’impegno a proporre una proposta di norma analoga a quella deliberata per i circa 4.200 Tis calabresi e che possa applicarsi ai lavoratori Tis e Rmi lucani che intenderanno e non potranno aderire al progetto sulla forestazione.
Ha ribadito che ognuno dovrebbe dire le cose come stanno ai lavoratori non ingannandoli con cose impossibili da fare come quella di farli assumere come niente fosse presso i comuni, nel momento in cui anche tantissimi sindaci affermano di non averne bisogno e di non avere peraltro i soldi per poterlo fare.
E’ venuta fuori l’ipotesi di una proposta di un incentivo una tantum alla fuoriuscita dalla platea come gia fatto in passato per altri lavoratori (su questo i rappresentanti della Usb prima di abbandonare l’aula e dopo essere usciti pubblicamente che prenderanno con i lavoratori le iniziative di lotta necessarie), hanno espresso parere favorevole.
L’assessore ha chiesto nuovamente sulla base dei suoi impegni annunciati, un passo avanti e che la tenda venga rimossa. La Cub e le lavoratrici e i lavoratori Tis e Rmi su questa proposta stanno aspettando che nel più breve tempo possibile vengano apportate le modifiche e le integrazioni alla legge regionale del 29 giugno 2018, n. 11, “Al fine di consentire l’integrazione dei beneficiari e favorire la fuoriuscita degli stessi dalle condizioni di vulnerabilità sociale, per la categoria B RMI e per i soggetti svantaggiati appartenenti alla platea ex Tirocini di Inclusione Sociale (TIS), la Giunta Regionale “dovrà” individuare modalità attuative per lo svolgimento di attività lavorative tese alla valorizzazione del patrimonio forestale pubblico, al contenimento del rischio idrogeologico e alla messa in sicurezza dei territori;” e che vengano subito dopo predisposti gli avvisi e i bandi affinché le lavoratrici e i lavoratori ex Tis e Rmi (a prescindere dall’età) e in modo volontario possano aderire ai lavori di forestazione a partire dal prossimo anno.
La prossima riunione è prevista per il 10 ottobre 2024.