La musica per valorizzare i personaggi illustri del nostro territorio. E’ la mission del Festival Duni, giunto alla 25^ edizione. Questa sera nella sala conferenze del Museo Ridola è stato proposto al pubblico il concerto con l’orchestra baracco del Festival Duni per il “Progetto Sarcuni” dedicato al compositore Giacomo Sarcuni, nato a Matera a fine Seicento. Di seguito i particolari.
L’evento dedicato al maestro ritrovato della grande Scuola Napoletana del Settecento è stato prodotto in collaborazione con la Biblioteca e Complesso dell’Oratorio dei Girolamini di Napoli, città in cui è previsto il concerto nella mattinata di sabato 21 settembre nella Chiesa monumentale dei Girolamini.
Questa sera a Matera sono state eseguite le opere sacre di Giacomo Sarcuni dall’Orchestra barocca del Festival Duni con le voci di Annamaria Sarra, Angelica Disanto, Gianna Racamato, Stefano Colucci e Beppe Naviglio, sotto la direzione del maestro Francesco D’Orazio. Prima del concerto, in collaborazione con l’Università della Basilicata, il “Progetto Sarcuni” è stato presentato da Dinko Fabris e dalla sua ideatrice, Filomena Sarcuni, in un incontro dedicato alla memoria di Pietro Andrisani che fu il pioniere della ricerca sui musicisti lucani antichi.
Il direttore artistico del Festival Dinko Fabris, musicologo di fama internazionale e docente di musicologia presso l’Università della Basilicata, ha promosso con il fondatore Saverio Vizziello fin dal 2018 una sistematica azione di riscoperta dei compositori lucani ed in particolare materani, che hanno prodotto musica di rilievo durante il loro tempo come nel caso di Donato Ricchezza, nato a Matera nel 1651, il cui Nabucco, oratorio a cinque voci diretto da Florio, ha aperto l’edizione 2023 del festival. L’interesse è quest’anno catturato dal caso di Giacomo Sarcuni. Anche lui nato a Matera nel 1690, il quale dopo gli studi nella capitale Napoli divenne uno dei più apprezzati maestri della “scuola napoletana” del Settecento, cadendo poi nell’oblio fino ai nostri giorni.
I concerti di Matera e Napoli sono prodotti in collaborazione con la Biblioteca e Complesso dell’Oratorio dei Girolamini di Napoli che conserva molte delle musiche composte da Giacomo Sarcuni, nell’ambito della Rassegna “Tempio Armonico” diretta da Antonio Florio e sostenuta dalla Direttrice Antonella Cucciniello. Si tratta di una delle biblioteche più belle e ricche del mondo, il cui Fondo musicale contiene migliaia di manoscritti e stampe uniche, un vero tesoro per la storia della musica meridionale italiana. Tra questi libri si trovano molte partiture di autori i lucani, inedite e di grande valore, come è stato per Giovanni Maria Trabaci da Irsina oltre a Gregorio Strozzi da Sanseverino, Ricchezza e ora Sarcuni.
Ad eseguire le opere di Sarcuni è stata chiamata l’Orchestra barocca del Festival Duni, nata dalla volontà di eseguire in maniera filologica le opere ospitate durante il festival e di formare a livello locale musicisti specializzati nell’uso di strumenti storici e prassi esecutiva filologica, formazione affidata al maestro Francesco D’Orazio che da anni coltiva, accanto alla musica contemporanea, la pratica barocca per giovani allievi. Un cast vocale di eccezione ha eseguito i brani sacri di Sarcuni, alcuni in prima esecuzione moderna: i soprani Anna Maria Sarra e Angelica Disanto, il mezzosoprano Gianna Racamato, il tenore Stefano Colucci e il basso Beppe Naviglio, professionisti di rilievo internazionale, dall’intensa attività concertistica con all’attivo registrazioni per le più importanti etichette di settore. Lo stesso direttore D’Orazio, inoltre, ha eseguito l virtuosistico Concerto per violino di Giambattista Pergolesi, compositore coevo di Sarcuni che studiò nel Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo situato proprio di fronte alla chiesa dei Girolamini dove risuonerà la sua musica.
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La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it).