Franco Vespe spiega perchè ha scelto di aderire all’associazione “Matera nel cuore”. Di seguito la nota integrale.
In questi mesi sono stato letteralmente “stalkerizzato” da Giovanni Angelino che con asfissiante quanto simpatica insistenza mi chiedeva di far parte della sua associazione “Matera nel Cuore”. Alla fine ho ceduto per voluttuosa “stanchezza”. Ho aderito perché fra chi, incontrandomi per caso, promette che mi chiamerà (e mai lo farà!) e chi invece mi chiama, senza bisogno di incontrarmi, per invitarmi con simpatica e convinta insistenza a far parte di un avventura già bella e partita, ho preferito quest’ultimo. Ho preferito Matera nel Cuore perché ho capito che raccoglie il popolo e non vuole fare salotto politico-nostalgico, intellettualmente elitario, ma promuovere partecipazione vera. Matera nel Cuore lo scorso 17 Settembre senza preamboli o pre-tattiche ha annunciato la sua discesa in campo per le prossime elezioni comunali che si dovranno tenere da qui ad un anno. Ha gridato che noi ci saremo e lo ha fatto nel modo più virtuoso possibile: ovvero partendo dai temi cari alla città. Giovanni mi ha chiesto di contribuire con delle idee ed io l’ho fatto di buon grado.
Matera non solo città murgiana ma particolarmente attenta alla sua provincia ed al suo entroterra finanche regionale. Noi ci lamentiamo perché Potenza si mangia tutto e lascia le briciole a Matera…ma anche Matera trascura il suo entroterra per rincorrere la sua vocazione “murgiana”. Occorre invece che coinvolga e si faccia coinvolgere dalla sua provincia e, perché no, anche da tutta la regione, per progettare un futuro comune. Gli snob cittadini con la erre moscia che paventano l’invasione barbarica di turisti come sta avvenendo a Venezia, ignorano che una soluzione virtuosa potrà essere quella di favorire e rafforzare la residenzialità turistica sulla costa metapontina per decongestionare l’afflusso turistico nella nostra città. Occorre capire che il turismo culturale non è cosa diversa ed aliena da quello di massa ma ne è un sotto-insieme. Questa sinergia fra mare e Sassi dovrà far parte del progetto ambizioso di costruire un polo turistico-culturale ed infrastrutturale della “Magna Grecia” che competa “nobilmente” con i poli di Venezia, Firenze e Roma. Troppo ambizioso? Ma, perbacco, noi siamo la Magna Grecia di Pitagora! Ma si deve comprendere che questo è un progetto davvero ambizioso che esige coordinamento ed intesa con un largo comprensorio territoriale del quale Matera può esserne la cartolina.
Matera…non solo camerieri e Bed & Breakfast! Grande è l’impatto economico e sociale che ha comportato Matera capitale della cultura. Ma di non solo turismo e cultura può vivere la nostra città. Matera ha tutte le carte in tavola per poter giocare una sua partita nel settore della formazione, ricerca e sviluppo tecnologico grazie alla casa delle tecnologie ed allo spazio. Sviluppo attento ai trasferimenti tecnologici alle imprese per creare valore aggiunto occupazionale ed economico. Si sta giocando al livello mondiale e nazionale un partita decisiva nel campo della Space Economy, IoT, Intelligenza artificiale e le biotecnologie. Matera ha competenze formidabili in questo settore ed è pronta a cogliere importanti opportunità.
Matera Affascinante. Occorre creare tutte quelle condizioni perché Matera possa diventare un luogo che attiri investimenti e, soprattutto patrimonio umano. Questo fascino lo si può acquisire creando convenienze territoriali nel campo del credito, del costo dell’energia, delle reti del sapere disponibili a trasferire innovazione tecnologica alle imprese. Una declinazione sapiente ed efficace delle ZES potrà rendere tutto ciò possibile. Occorrerà interloquire pesantemente con chi gestirà la ZES aldilà delle differenti appartenenze politiche, sperando che essa poi non si riduca a fare i soliti interventi a pioggia “Potenza Style”.
Per fare tutto questo occorre tuttavia proporre una compagine di governo cittadino di alte competenze civili e professionali. Non possono essere le cariche di governo cittadino luogo di accoglienza del “disagio sociale” o di fragili che hanno la necessità di “illudersi di contare qualcosa” o, peggio, di sbarcare il lunario.
Alla conferenza stampa erano presenti vari esponenti di partito ed hanno partecipato animatamente al dibattito rappresentanti “pesanti” del PD.
L’invito ai partiti è stato quello di lavorare insieme sul programma per la città e farne di esso lo strumento per creare una coalizione vincente. Solitamente succede esattamente il contrario: si vuole creare una coalizione per vincere, cercare l’uomo della provvidenza da investire, magari con intorno tanti clientes, e poi balbettare qualche sillaba sgrammaticata come programma. Così si possono certamente vincere le elezioni ma perde il popolo e perde la politica! Una compagine di governo che si dimostri migliore ed al di sopra del comune sentire è urgente sfornarla. Abbiamo bisogno di una politica che sappia far tesoro e valorizzare la parte migliore dei cittadini. Dobbiamo far comizi ed agire perché al cittadino dovrà “ardere il cuore nel petto” mentre conversa con noi. Esattamente come i discepoli sulla via di Emmaus. Matera nel cuore vorrà fare dell’empatia, la compassione e la competenza la sua carta vincente.
Francesco Vespe