Assistenza disabili, incontro in Prefettura, Donato Rosa (Filcom Confsal): “Nulla di fatto, oltre 23mila ore in meno, a Matera non si garantisce il diritto allo studio”. Di seguito la nota integrale.
Venerdì 20 settembre nella Prefettura di Matera si è svolto l’incontro convocato dalla Filcom Confsal finalizzato ad affrontare il tema del servizio di assistenza agli alunni disabili, successivamente all’apertura del tentativo di conciliazione ai sensi della legge 146/90.
All’incontro era presente, per il Comune di Matera, l’assessore Tiziana D’Oppido, unitamente alla Cooperativa Medihospes, quest’ultima aggiudicataria dell’appalto.
Nel corso dei colloqui, la Filcom contestava la riduzione di ben 23150 ore di servizio, frutto dell’insufficiente appostamento di risorse da parte del Comune di Matera; ribadiva, inoltre, che l’obbiettivo di chi rappresenta una comunità, in questo caso l’assessore D’Oppido, ha il dovere di dare piena attuazione alla domanda legata alle esigenze educative previste in favore degli alunni disabili ospitati presso le scuole Materane.
In ragione di ciò, la Filcom Basilicata ha sollecitato l’urgente convocazione di un incontro in Prefettura a Matera perché venga reso noto se le risorse appostate a garanzia del predetto servizio siano sufficienti a soddisfare la domanda legata ai bambini portatori di handicap in uno al rispetto dei lavoratori adibiti al servizio, con applicazione corretta delle declaratorie ed il giusto pagamento coerentemente all’applicazione dei CCNL di settore.
Il Segretario Nazionale della Filcom ha, inoltre , ricordato al Comune “che la scuola dovrebbe essere la prima istituzione inclusiva, che permetta a tutti i bambini, portatori di handicap e con esigenze speciali, di usufruire degli stessi strumenti e di poter accrescere la propria cultura e il proprio bagaglio personale, in quanto cittadini del mondo”.
Ne discende come sia essenziale che Il comparto scuola operi all’insegna dell’equità, della solidarietà e dell’integrazione ma, purtroppo, in Basilicata scontiamo ancora l’assenza di un accordo di programma ordinario triennale che preveda le giuste risorse da dedicare al servizio; per sanare tale grave vulnus, Rosa ha chiesto alla Prefettura di Matera di farsi portavoce con il governo Nazionale di quanto succede in Basilicata.
In questi anni, infatti, l’assenza di un accordo di programma che ne regoli l’attività, ha determinato non solo la concreta lesione dei diritti dei lavoratori addetti, ma comporta anche la negazione del diritto all’istruzione dei bambini affetti da disturbi psico-fisico.
Il piano in uso in Basilicata risulta essere ancora quello straordinario di emergenza, che ad oggi ha garantito il 60-70 % della domanda di assistenza ai ragazzi diversamente abili e, di conseguenza, non permette ai lavoratori di raggiungere la piena occupazione; per giunta i dati nazionali e regionali ci consegnano un trend in continuo aumento di bambini fruitori della legge 104.
Il nostro auspicio, dunque, è quello che la Regione Basilicata compia una decisa inversione di rotta; a tal proposito chiederemo all’assessore Latronico di farsi carico di questo problema, dando le dovute doverose risposte ai fruitori del servizio ed ai lavoratori tutti.
Ricordiamo, peraltro, a tutti gli attori di questa vicenda, soprattutto ai sindacati presenti da anni all’interno di questo appalto e da anni inerti e silenti di fronte alle criticità appena segnalate, che esiste un momento ove, esercitando compiutamente i propri doveri legati alla rappresentanza, si pubblicano gli atti di gara e si interviene con proposte correttive, ove in grado di avanzarle, ma ogni considerazione sull’operato dei sindacati lo lasciamo, naturalmente, ai lavoratori.
Il diritto allo studio, come noto, è uno dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, lo ricordiamo all’assesore D’Oppido la quale afferma “di non dover garantire la domanda dei bambini diversamente abili e le loro famiglie”.
Negare l’adeguata formazione ai bambini diversamente abili è inammissibile e provoca un gorgo di problemi, che inghiotte le famiglie, i lavoratori e i cittadini tutti. Noi della Filcom vigileremo e metteremo in campo tutte le iniziative per dare risposte ai bambini alle famiglie e ai lavoratori.