In tarda mattinata all’interno di Sexantio, albergo diffuso nei Sassi di Matera è stata organizzata la conferenza stampa con Nick Vallelonga, sceneggiatore premio Oscar per “Green Book”. Vallelonga è stato scelto per ricoprire il ruolo di presidenet di giuria della quinta edizione del Matiff, Matera International film festival, giunto alla quinta edizione. Vallelogna è stato accolto a Matera dal presidente del Matiff, Leonardo Fuina e dalla traduttrice Roberta Lepenne. Nick Vallelonga ha partecipato all’incontro con i giornalisti insieme al regista emergente Luca Tartaglia.
Di seguito il resoconto della conferenza stampa con le domande rivolte dai giornalisti e le risposte di Nick Vallelonga e Luca Tartaglia.
Il film per cui ha vinto l’Oscar parlava di razzismo ed era ambientato negli anni ’50, ispirato ad una storia vera. Se dovesse scrivere questo film oggi in cui sembra che non sia cambiato nulla rispetto a questo tema come lo scriverebbe?
Nick Vallelonga: “Farei la stessa cosa, molte cose non sono cambiate, tuttavia il cuore del film non cambierebbe, la relazione tra le due persone non cambierebbe, ovviamente è una storia basata su quello che si pensava nel 1950 rispetto al razzismo. Parliamo di un ragazzo italiano che subisce discriminazioni a causa del tempo che stava vivendo. La storia non cambierebbe perché il fulcro della storia sarebbe sempre lo stesso. La relazione può cambiare: ad esempio se rimani fermo in una macchina per tanto tempo con un’altra persona la conosci a fondo e capisci che le differenze esteriori fondamentalmente non esistono perché noi uomini siamo fatti della stessa sostanza”.
Perché ha scelto Matera per lanciare il suo nuovo cortometraggio “In the shadowlands”?
Nick Vallelonga: “Non l’ho ancora mostrato a nessuno. Nasce come una sorta di esperimento, avevo voglia di lanciarlo e quando ho ricevuto l’invito del Matiff ho deciso che sarebbe stata l’occasione adatta. Magari con il tempo sceglierò di trasformarlo il cortometraggio in un lungometraggio.
Nei giorni scorsi qui a Matera è tornato Mel Gibosn, secondo lei Matera può essere un soggetto interessante per un film?
Nick Vallelonga: “La prima cosa che ho pensato quando sono stato invitato a Matera è che qui è stato girato il film “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, non avevo idea che anche Mel Gibson aveva girato alcune scene della Passione di Cristo qui in questo scenario dei Sassi. Credo che tutte le cose accadono per una ragione, pertanto visto che sto filmando i quattro Vangeli per una mini-serie, con gli episodi legati cronologicamente tra di loro, ho pensato che Matera sarebbe stato il posto adatto per annunciare questa produzione e anche per effettuare le riprese a Matera”.
Presente a Matera anche il regista emergente Luca Tartaglia, scoperto da Nick Vallelonga durante un’esperienza in giuria a Los Angeles. Il cortometraggio in corcorso in quella occasione di Luca Tartaglia, Totem, è stato molto apprezzato da Nick Vallelonga a tal punto che insieme è stato deciso di realizzare un film.
Luca Tartaglia: “Mi sono trasferito negli Stati Uniti circa dieci anni fa per la passione per il cinema e ho lavorato alla sceneggiatura, alla regia e alla produzione di questo cortometraggio, perché era la mia opera prima da regista. L’ho presentato in vari festival in giro per il mondo. Fortunatamente è finito in un festival a Los Angeles e la settimana prima degli Oscar in quella occasione il presidente di giuria era Nick Vallelonga. Il cortometraggio ha vinto, gli è piaciuto molto e mi ha spinto a scrivere un film tratto da questo cortometraggio. Ad oggi la sceneggiatura è stata completata, Nick l’ha revisionata, è contento del lavoro e la novità è che Nick sarà anche uno degli attori. Perché Nick è conosciuto come sceneggiatore, produttore e regista ma è anche un grande attore, per quello che mi riguarda e sono molto contento che interpreterà uno dei protagonisti insieme all’ex modella e attrice Mariolina Ghinea. Poi ci sarò anche io. Il sogno americano esiste, se uno ha volontà e voglia di fare le opportunità ci sono, basta credirci. Sembra banale ma è la verità, grazie a Nick Vallelonga”.
Da presidente della giuria che qualità ha trovato nelle opere candidate per il Matiff 2024?
Nick Vallelonga: “La cosa bella di questi festival è che ci sono nuovi film e nuovi registi. Noi abbiamo bisogno di tornare al cinema alla vecchia maniera, a vecchie scritture, che oggi purtroppo non esistono più. Sono onorato di aver avuto l’opportunità di svolgere il ruolo di presidente di giuria per scoprire nuovi registi e anche nuove produzioni”.
Ai giovani cosa vuol dire?
Nick Vallelonga: “Noi dobbiamo tornare al cinema vecchio stampo. Ormai i film lasciano troppo spazio a questioni politiche, c’è sempre stato spazio all’interno delle produzioni cinematografiche per questi temi, tuttavia il cuore del film per come piace a me deve essere il rapporto tra le due persone, le connessioni che si creano tra due persone, noi possiamo mettere astronauti nello spazio ma allo stesso tempo i film più belli anche con effetti speciali parlano del rapporto tra due persone, il rapporto umano. La cosa che mi piace di più del progetto “Market sceneggiatura” del Matiff è quello di avere dei ragazzi che hanno voglia di raccontare, che hanno delle storie da raccontare e sono felice di poterle leggere e magari un giorno di condividerle”.
Si aspettava che la sceneggiatura del suo film “Green Book” arrivasse a vincere l’Oscar nel 2019?
Nick Vallelonga: “No, non me l’aspettavo. Quell’anno c’erano molti film in competizione, quindi il fato era contro di noi. Non abbiamo prodotto questo film con l’obiettivo di avere un premio o un riconoscimento, volevo fare un film che fosse bello per me, non per arrivare all’Oscar. Quindi è stata una sorpresa e sono felice. Abbiamo vinto il premio per la miglior film e per la miglior sceneggiatura. In platea c’era mio fratello che continua a dirmi che avrei vinto l’Oscar, mi diceva “l’ho sognato, vincerai i due premi per miglior film e miglior sceneggiatura, ho sognato te con la statuetta degli Oscar”. Io dicevo che era impossibile e che sarebbero rimasti delusi quando avrebbero annunciato i vincitori, secondo me sarebbe successo solo per un miracolo divino e a quanto pare è successo un miracolo divino”.
Tornerà a fare l’attore oltre a recitare nel film in cui sarà impegnato con Luca Tartaglia?
Nick Vallelonga: “Tornerò a fare sicuramente l’attore, perché ho cominciato facendo l’attore, mi piace tutto del cinema, scrivere sceneggiatura e fare qualsiasi cosa. Ho recitato molto a New York e ora Luca Tartaglia è stato così gentile da propormi un ruolo per il suo film. Ha fatto un corto meraviglioso e anche la sceneggiatura del film è molto bella”.
Michele Capolupo
Un festival di respiro internazionale, che torna a riaccendere il cuore pulsante di una delle città più antiche del mondo, i Sassi, tanto amati dal grande cinema.
L’edizione 2024 del MatIFF Matera International Film Festival diventa mondiale non solo per la provenienza delle 71 opere e delle 9 sceneggiature in concorso ma anche per il parterre degli ospiti invitati dal 21 al 28 settembre tra piazza San Pietro Caveoso, il Museo TAM, l’open space APT di piazza Vittorio Veneto, Corte San Pietro e Sextantio.
Dopo l’anteprima di sabato con la proiezione de “Il Vangelo secondo Matteo”, in occasione del 60° anniversario, madrina d’eccezione è stata Trudie Styler, produttrice, attrice e regista – moglie del cantautore Sting – che è stata insignita del premio “Pasolini” per il suo documentario “Ode to Naples”, proiettato a San Pietro Caveoso – nella meravigliosa cornice degli antichi rioni di Matera in notturna, dopo l’apertura con lo show del cabarettista Dino Paradiso, accompagnato dall’arpista Daniela Ippolito, “Arpiamoci e partite” e, al mattino, la proiezione in anteprima mondiale del documentario “Antonio & Pupi, a story with capital A”, dedicato ai fratelli Pupi e Antonio Avati.
Oltre alla proiezione delle opere in concorso, lunedì 23 si è svolta la presentazione dei finalisti della sezione “Il film possibile” (sceneggiatura), e del progetto “Market sceneggiatura” con Francesco Porcari della Lucania Film Commission, e la masterclass del giornalista Umberto Chiariello sul tema “Media e potere nella comunicazione universale”.
Lo sceneggiatore Nick Vallelonga, premio Oscar nel 2019 per il film “Green Book”, è invece il protagonista assoluto della giornata di martedì 24 settembre. Scelto come presidente della giuria del MatIFF 2024, anche attore e regista, il cineasta statunitense ha tenuto un pitch con gli sceneggiatori finalisti e presenziato alla proiezione in anteprima mondiale di “In the shadowlands”, un cortometraggio recentissimo del quale ha curato la regia e che – come ha dichiarato ai giornalisti in conferenza stampa – spera di trasformare in un film.
“Il cinema ha bisogno di nuovi autori, di registi e sceneggiatori come quelli di un tempo, che in ogni storia prediligano il rapporto umano – ha aggiunto Vallelonga – e sono davvero orgoglioso di poter presiedere questa Giuria chiamata a esprimersi su opere di grande qualità. Essere a Matera – ha concluso infine – è anche l’occasione per visitare i luoghi del Vangelo di Pasolini, film che amo e che ho visto più volte, anche nella prospettiva di un’opera seriale sui Vangeli a cui sto lavorando”.
Nelle prossime ore, al MatIFF Matera International Film Festival è atteso il regista Christopher Coppola – nipote di Francis e fratello di Nicholas Cage – mentre sabato è in programma la proiezione del corto “Mediterraneo” di Alessandro Rak, alla presenza della famiglia del cantautore Pino Mango.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)