Sabino Altobello, commissario unico liquidatore del’Ato 2 (ambito territoriale ottimale), in attuazione di conforme disposizione della Regione Basilicata, ha deliberato e approvato un finanziamento da destinare a 16 comuni della provincia di Matera, da utilizzare per la causa ambientale. Nello specifico, per progetti di rimozione e smaltimento rifiuti abbandonati sul suolo pubblico, saranno aiutate le aree ricadenti nei comuni di Tricarico, Colobraro, San Mauro Forte, Montalbano Jonico, Policoro, Grassano, Calciano, Tursi, Pomarico, Grottole, Aliano e Irsina; per l’acquisto attrezzature atte allo smaltimento degli stessi, beneficeranno le realtà di Garaguso e Oliveto Lucano; per recupero delle suddette zone oggetto di abbandono rifiuti, a procedura d´infrazione comunitaria n. 2077/2003 , godranno i comuni di Craco e Miglionico. L’ammontare complessivo del finanziamento, proveniente dal bilancio regionale, sarà di 470.000€; erogazione che, seppur con diversa consistenza, avviene ogni anno. Rifiuti di ogni genere, rinvenuti a cielo aperto, saranno, quindi, rimossi, laddove i comuni di pertinenza, a causa dei loro bilanci risicati, non hanno potuto provvedere. “Il finanziamento per rimozione e smaltimento di RSU abbandonati e depositati in modo incontrollato su aree pubbliche, nonché per il ripristino delle stesse aree, è una delle misure di sostegno e accompagnamento dei comuni, necessarie, per impedire danni all´ambiente ed alla la salute delle persone”. Così, ha commentato l’operazione, Sabino Altobello, Commissario unico degli ATO rifiuti di Potenza e Matera che ricordiamo essere enti provinciali, sorti negli scorsi anni, con lo scopo di coordinare, favorire, a fianco dei comuni e degli altri enti pubblici preposti, la gestione integrata del ciclo dei rifiuti. “L´impegno messo in campo – precisa – non vuole però, solo, riparare problemi oggettivi legati all´abbandono incontrollato dei rifiuti urbani. E´ nostro intento, infatti, seguire più strade, tra loro sinergiche, atte alla prevenzione e alla non proliferazione di situazioni questo tipo: promuovendo politiche di riduzione dei rifiuti; aumentando le raccolte differenziate finalizzate al riciclo; recuperando la frazione organica dei rifiuti per il compostaggio; favorendo il trattamento impiantistico preliminare allo smaltimento finale in discarica dei rifiuti tal quali; rendendo più sicuro lo stesso smaltimento in discarica, unicamente per la parte residuale dei rifiuti. Tutto ciò in linea con la Direttiva Rifiuti dell´UE, che fa obbligo di adottare tutte le misure necessarie, per evitare di mettere in pericolo la salute umana e di danneggiare l’ambiente”.