Filitti (Sindacato Medici Italiani e della Federazione Medici e Veterinari Basilicata): “rete IMA per la cura dell’infarto miocardico acuto in Basilicata potrebbe partire con il piede sbagliato”. di seguito la nota inviata da Vincenzo Filitti, Segretario Regionale Basilicata del Sindacato Medici Italiani (SMI/FVM).
Il nuovo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per l’infarto miocardico acuto (RETE STEMI BASILICATA), revisionato da un nugolo di pochi intimi, potrebbe partire con il piede sbagliato. Così Vincenzo Filitti, Segretario Regionale Basilicata Sindacato Medici Italiani e della Federazione Medici e Veterinari (SMI/FVM).
I lavori di revisione della Rete STEMI iniziati già nel febbraio 2024 sembravano essersi completati nello scorso mese di settembre: ma ci duole evidenziare che mai sono stati convocati tutti i componenti del Comitato Permanente della rete IMA Regionale, nonostante le sollecitazioni rivolte, sia al Coordinatore che ai membri convocati.
La nuova rete IMA, nell’ultima e definitiva bozza licenziata il 16 settembre 2024, prevede che il paziente colpito da Infarto del Miocardio che accede ai Pronto Soccorso di Lagonegro, Melfi, Matera, Policoro e Villa d’Agri, se non necessita di assistenza rianimatoria, stante l’esiguo numero di ambulanze medicalizzate del 118 – Basilicata Soccorso, venga affidato ad un’unità infermieristica del 118 affiancata da un’altra unità infermieristica del reparto di cardiologia dell’ospedale di provenienza. In queto modo due infermieri, dovrebbero sostituire un cardiologo!
A ciò si aggiunga che, sempre negli ospedali spoke (i presidi ospedalieri territoriali) verrebbe annullata la presenza dello specialista cardiologo nelle ore notturne e nei diurni festivi, abbandonando i ricoverati e le urgenze intra-ospedaliere a sé stesse , non prevedendo, peraltro, l’istituzione di un servizio di Pronta Disponibilità Cardiologica in luogo dell’attuale guardia cardiologica attiva.
Siamo davanti al paradosso: chi verrà colpito da un infarto del miocardio acuto nei pressi dell’ospedale di Potenza verrà curato e trattato secondo i canoni delle attuali conoscenze scientifiche, per tutti gli altri ………. speriamo che se la cavino.
Chiediamo, in modo deciso, l’annullamento del protocollo licenziato di recente e la riconvocazione del Tavolo Tecnico della Rete IMA Regionale, che contempli la presenza di tutte le figure previste dal “Governo della Rete”. Vogliamo costruire in modo omogeneo su tutto il territorio regionale percorsi certi in cui il paziente venga preso in carico e seguito nel tempo da specialisti medici del settore. Il diritto alle cure, non prevede che vi siano cittadini di serie a e cittadini di serie b!.