“L’approvazione del rendiconto 2023 dell’Alsia è stata l’occasione per far emergere dal dibattito consiliare la necessità di rilancio di un ente strategico per le politiche agricole lucane. La legge istitutiva dell’Agenzia Lucana per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura è del 1996 e nacque per prendere l’eredità, in particolare quella dei beni della Riforma Fondiaria, e superare la vecchia Esab che tanti meriti aveva avuto insieme ai precedenti enti di sviluppo agricolo per la crescita del settore negli anni della Cassa per il Mezzogiorno. A distanza di circa trent’anni, e soprattutto in considerazione degli ultimi anni nei quali si è registrata una considerevole riduzione del personale e degli stanziamenti regionali, si rende indispensabile pensare ad una nuova missione dell’agenzia pienamente integrata con le politiche agricole regionali e comunitarie, che riprenda il tema dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico oramai vitale per qualunque operatore agricolo. Pensare ad un agritech regionale e alla valorizzazione dell’esperienza di Agrobios nel campo della ricerca sono elementi non più rinviabili, soprattutto in considerazione dei cambiamenti climatici ed della esigenza di individuare produzioni di qualità che chiedono meno utilizzo di risorsa idrica. Insomma è necessario dare nuovo slancio all’Agenzia, immaginare altri, nuovi e diversi servizi a supporto di una imprenditoria agricola profondamente evolutasi in questi anni e superare così anche le anguste vicende che hanno caratterizzato in questi ultimi anni le relazioni con i lavoratori. Auspico e mi adopererò nella mia funzione per alimentare una approfondita discussione nelle Commissioni consiliari a ciò deputate, tanto con le associazioni agricole ed il mondo dell’impresa quanto con il sindacato ed il mondo della ricerca e dell’università, per individuare le migliori e più avanzate soluzioni al servizio di un settore, quello agricolo, asset fondamentale della Basilicata”.
Ott 01