Questa mattina nella sede di Confindustria Basilicata, si è svolto un importante incontro tra FIOM-CGIL Basilicata e UIL-UILM Basilicata con i rappresentanti della società Revisud, azienda che si occupa di manutenzioni nei siti Eni della Val d’Agri, Roseto e Candela. L’incontro è stato indetto a seguito dello sciopero e del presidio dei lavoratori del 30 settembre, svoltosi di fronte alla sede amministrativa di Eni a Viggiano, per esprimere preoccupazioni crescenti riguardo alla situazione finanziaria dell’azienda.
Da diversi mesi, i lavoratori segnalano ritardi nei pagamenti degli stipendi e irregolarità rispetto agli obblighi contrattuali, sollevando timori per la sostenibilità economica dell’azienda. La principale fonte di preoccupazione è legata alla possibilità che, in caso di ulteriori difficoltà economiche, Revisud non sia in grado di garantire il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e delle altre spettanze contrattuali alla fine della gara, attualmente prorogata fino ad agosto 2025.
Dopo oltre tre ore di confronto, si è giunti alla sottoscrizione di un verbale d’accordo in cui Revisud si impegna a sanare le problematiche sollevate, garantendo la regolarità dei pagamenti degli stipendi e delle spettanze future, compreso il TFR e altri elementi contrattuali.
I sindacati dichiarano: “Non possiamo accettare che in un contesto come quello dei siti Eni, dove si estraggono milioni di euro attraverso il petrolio, i lavoratori debbano affrontare queste incertezze sul loro futuro. Chiediamo che Eni, in qualità di committente principale, assuma un ruolo attivo nel monitorare il rispetto degli impegni presi da Revisud e si faccia garante non solo della continuità occupazionale, ma anche della sostenibilità salariale e contrattuale per i lavoratori.”
FIOM-CGIL e UIL-UILM Basilicata continueranno a monitorare l’attuazione di quanto concordato e sollecitano Eni a esercitare la propria responsabilità sociale e normativa nei confronti del proprio appaltatore.
Ott 04