ACITO: TENTATIVI DI SABOTAGGIO ALL’APPROSSIMARSI DEL VOTO
Si avvicina il voto e c’è chi inizia ad essere nervoso, al punto da mettere in scena puerili tentativi di sabotaggio delle iniziative promosse dal Pdl per le Comunali di Matera.
Nella giornata di lunedì, centinaia di telefonate partite da un numero sconosciuto verso i numeri fissi di altrettante famiglie materane, ha fornito indicazioni sbagliate sul luogo degli incontri previsti con i Ministri del governo Berlusconi, Sacconi e Scajola, a Matera per dare sostegno alla proposta programmatica del candidato sindaco Acito.Per questo motivo ribadiamo che il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, si è tenuto come da programma all’Hotel San Domenico e che quello dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, si terrà oggi 16 marzo gli imprenditori a Palazzo Viceconte, già Palazzo Venusio, alle ore 20.30.E’ evidente che c’è qualcuno che ha interesse a far fallire la campagna elettorale del centrodestra e del candidato sindaco Acito. L’infantilità dell’azione di disturbo lascia pochi dubbi sulla mente che abbia potuto architettarla.
IL MINISTRO MAURIZIO SACCONI A MATERA PER SOSTENERE IL CANDIDATO SINDACO SAVERIO ACITO
Con due ore di ritardo rispetto all’orario annunciato nel comunicato stampa il ministro Maurizio Sacconi ha raggiunto la sala convegni dell’hotel San Domenico per sostenere in questa intensa campagna elettorale il candidato-sindaco del PDL Saverio Acito. L’avvocato Nicola Rocco e il senatore Cosimo Latronico hanno prolungato i rispettivi interventi proprio per tenere desta l’attenzione della platea. Al tavolo non poteva mancare anche il sindaco uscente Emilio Nicola Buccico. Poi quando finalmente Sacconi ha varcato la soglia della sala è stato il candidato-sindaco Saverio Acito a presentare l’ospite illustre, che al suo arrivo in via Roma aveva salutato il prefetto di Matera Monteleone e il questore della Polizia di Stato Gugliotta.
Ecco in sintesi il discorso di Acito che ha preceduto l’intervento del ministro Sacconi: “Tra poco firmeremo con il ministro un impegno importante per questa città. La fase dell’assistenzialismo è finita, ora Matera si candida a capitale europea della cultura nel 2019. Pensate un po’. Questo vuol dire che a Matera ci sono donne e uomini capaci, strutture del volontariato e del mondo imprenditoriale che hanno la capacità di tracciare un progetto ambizioso. Nel 2013 saremo pronti a partire e nel 2015 scatteranno le verifiche che dovranno stabilire se abbiamo le carte in regola per poter partecipare a questa sfida. Sarà una grande occasione ma nel 2015 i materani dovranno scegliere un altro sindaco, perchè dopo aver sottratto il tempo per i miei figli non posso chiedere un altro sacrificio a mia moglie e ho intenzione di dedicarmi ai miei nipoti”. Quindi Acito si concede una riflessione personale che strappa anche una lacrima: “ho dedicato la mia vita a questa città e gradirei maggiore rispetto da parte di alcuni cittadini che non sanno apprezzare lo sforzo compiuto negli anni scorsi da sindaco di Matera”. Poi si rivolge al ministro Sacconi: “Il documento che firmerà impegna in realtà più noi che lei, perchè noi non vogliamo fare brutta figura nei confronti dei cittadini materani.”
Il senatore Latronico precisa i dettagli del protocollo d’intesa: “L’idea di questo protocollo nasce dalla volontà di garantire los viluppo della famiglia.”
La parola passa poi al ministro Sacconi: “Ritorno a Matera dopo diversi anni, l’ultima volta ero impegnato in una campagna elettorale dall’esito sfortunato. Era l’anno in cui Berlusconi alzò la bandiera della libertà. Questo voto regionale implica naturalmente una scelta di campo, che potrà determinare anche le scelte del governo nazionale. Il nostro Paese ha un potere distribuito, mentre in Francia dove alle ultime elezioni ha prevalso l’astensionismo per contestare la politica di Sarcozy c’è un potere accentrato. Io credo che il futuro del nostro Paese non sarà quello di una volta. Potremo avere anche un futuro migliore rispetto al recente passato ma sono convinto che sarà un futuro diverso, con forti avversità ma anche forti opportunità. E sono convinto che sarà fondamentale favorire lo sviluppo del Mezzogiorno, terra in cui ci sono capacità inespresse a causa di una cattiva gestione dei fondi a disposizione. Certo, rispetto a Calabria e Campania qui in Basilicata non si registrano situazioni debitorie ma è evidente che la politica della sinistra ha prodotto un rattrappimento dell’economia. Quando i giovani non trovano lavoro il rischio è di perdere la fiducia ma è nelle relazioni umane che si ritrova il senso della vita. E sotto questo aspetto c’è una grande differenza tra noi e la sinistra. Nella mia esperienza di governo ho ricoperto la carica di ministro della salute e mi sono occupato anche della bio-etica. Il principio che cerchiamo di affermare ogni giorno in Parlamento è molto semplice: qualunque vita merita di essere vissuta. E non può esserci vitalità economica e sociale se non c’è una cultura della vita. E badate bene, si può discutere su tanti temi ma sulla vita o si è a favore o non si è a favore, a prescindere dal rapporto che si può avere con la fede. La vocazione è quella di andare verso l’oltre e verso l’altro”. La riflessione socio-economica poi allarga il campo di azione: “La vecchia Europa è demograficamente declinata, mentre ci sono tante Paesi come Cina, India e Brasile che vengono definiti emergenti ma in realtà sono già emersi, perchè possono contare su aree demograficamente vitali. La vecchia Europa oggi può intercettare l’opportunità del baltico ma così facendo non ci sarebbe possibilità di concretizzare un modello di sviluppo. Ecco perchè la politica di Berlusconi va nella giusta direzione quando cerca di integrarsi in una dimensione continentale attraverso il suo contatto con la Russia ma per crescre bisogna partecipare anche alla sfida del mediterraneo. Oggi abbiamo un debito di 500 miliardi di euro. Noi abbiamo cercato di fare qualcosa per le persone in difficoltà, per quelle che hanno perso il lavoro magari a quarant’anni e difficilmente ne troveranno un altro. Abbiamo cancellato l’Ici sulla prima casa e abbbiamo ridotto la pressione fiscale che interessa le fasce più deboli come quella dei pensionati. Abbiamo anche chiesto alle banche di delegare alle agenzie presenti sul territorio il compito di verificare se un’impresa ha le carte in regola per accedere al credito. Il governo Berlusconi ha stanziato la cifra di 32 milioni di euro per gli ammortizzatori socialli, assicurando la cassa integrazione, ordinaria e straordinaria a tante persone che avevano perso il posto di lavoro a causa della crisi internazionale che non ha risparmiato ovviamente l’Italia. Per la prima volta il governo mette sul piatto una cifra così grande, sia per dimensione di investimento, sia per la platea dei beneficiari, allargata a tutti i settori produttivi, senza neanche chiedere la presentazione di un piano industriale. Io dico che il 2010 è l’anno della centrifuga, la macchina del commercio globale si è rimessa in movimento e siamo disponibili a valutare la possibilità di stanziare altri fondi anche alla Basilicata oltre ai 9+4 (milioni di euro – ndr) del 2009. Una volta esauriti i sussidi della cig e della cigs noi puntiamo ai contratti di solidarietà. Per uscire dalla crisi occorre investire in capitale umano, fisso e organizzativo.” Per spiegare questo concetto Sacconi punta il dito contro i fondi per la formazione che “si sono risolti in una festa per i formatori. A mio parere i giovani devono essere orientati secondo le loro vocazioni ma anche anche secondo le condizioni del mercato. Sono convinto che il post-moderno del diritto del lavoro è l’accesso alle conoscenze. E il modello di cui non si accorge la Cgil, che ha pensato di promuovere uno sciopero a pochi giorni dalla campagna elettorale violando la regola che vieta di farlo in questo periodo. Il dato che ci conforta è che lo sciopero non ha avuto successo nemmeno tra gli iscritti, registrando solo il 10% di partecipanti, percentuale che sale al 14% nel comparto metalmeccanico di Confindustria, che si occupa di grandi imprese. Per me hanno fatto uno sciopero contro la pioggia e uno sciopero contro gli altri sindacati, che non erano assolutamente favorevoli ad incrociare le braccia in un periodo di crisi che coinvolge tutto il Paese. Sul tema dei diritti dei lavoratori ho anche proposto che ogni lavoratore può scegliere liberamente l’arbitrato ma Vendola ha detto che il provvedimento sarebbe un colpo alla nuca dei lavoratori. Poi in realtà i comunisti alla fine riconoscono di aver sbagliato. Le idee avvelenate prima o poi escono dal mercato ma il problema è quanti morti hanno fatto. Io ho presentato un disegno di legge che ipotizza anche il fallimento degli enti pubblici. In questo modo non sarebbero i cittadini a pagare con maggiori tasse ma gli stessi amministratori, che poi non potrebbero candidarsi nel mercato della politica. Quando ero ministro della sanità ho notato sopratutto al Sud che nella sanità si spende di più e si offrono meno servizi. C’è qualcosa che non va e un decreto legge del genere potrebbe diventare un deterrente. Ho appreso in mattinata che il senatore del PD Piero Ichino ha denunciato che la Regione Basilicata ha predisposto un bando per assegnare 750 euro a disoccupati che frequentano un percorso formativo collegato con gli enti locali. Un modo per preparare nuovi precari che dovranno poi essere ricattati per essere stabilizzati. Se questa cosa è vera lavorerò personalmente per scongiurare provvedimenti del genere”. Poi arriva l’invito a votare per il candidato-sindaco Saverio Acito e la firma sul protocollo d’intesa dedicato alla famiglia e predisposto dai rappresentanti locali del PDL. L’auspicio è che non resti carta straccia come è accaduto per l’accordo firmato nel marzo 2006 dal ministro Scajola, che ritornerà proprio nella giornata di mercoledì 16 marzo a Matera, sempre per sostenere la campagna elettorale del PDL. Il Ministro è atteso, come da programma, per le 20.30 all’Hotel Palazzo Viceconte già Palazzo Venusto in via San Potito, dove incontrerà gli imprenditori. Dato il fitto programma della giornata del Ministro Scajola, non è possibile prevedere se ci saranno o meno ritardi sull’orario di arrivo. Per tale motivo, non è stato previsto un momento di incontro specifico con i giornalisti. Sarà comunque possibile effettuare domande al Ministro nel corso o al termine dell’incontro.
Vi prenderanno parte oltre al candidato sindaco del Pdl, Saverio Acito, il Sottosegretario Guido Viceconte e i coordinatori provinciale e comunale del Pdl, Cosimo Latronico e Nicola Rocco. E’ prevista anche la presenza del sindaco uscente Emilio Nicola Buccico.
Michele Capolupo
La fotogallery sull’incontro con il ministro Sacconi a Matera
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:X
Questa è l’ennesima farsa di questo governo.
Un ministro che firma un patto per la famglia con una persona che non ha nessuna carica istituzionale.
Ma smettetela di fare queste AMERICANATE di SHOW. Oltre al PDL mi riferisco anche a tutti gli altri partiti. Ricordo ancora l’assegno firmato per la ferrovia sia da Pecoraro Scanio che da DI Pietro.
Mi chiedo come mai tutto questo interesse per la città si ha solamente prima di andare a votare e poi ci si dimentica di noi poveri cittadine?
Questa non è politica è solo l’ennesimo grande Show di prese in giro.
cosa avranno da ridere….
HANNO PERSO QUALSIASI CREDIBILITA’, DOVREBBERO SOLO SCUSARSI CON NOI LUCANI,E MATERANI IN SPECIAL MODO, PER TUTTE LE VOLTE CHE CI HANNO PRESI IN GIRO!!!