Angelo Trancone e Carlo Maria Barile, due organisti d’eccezione tra i più talentuosi del Sud Italia, protagonisti questa sera nel Palazzo Bernardini a Matera per il quinto appuntamento della 25^ edizione del Festival Duni. I due musicisti hanno proposto all’ascolto quattro Concerti per organo dal vasto catalogo delle opere di Johann Sebastian Bach; i Concerti, frutto di trascrizioni di Bach di Concerti per violino di Antonio Vivaldi e Johann Ernst, verranno eseguiti in una inedita versione per due organi, nel riadattamento ad hoc compiuto dagli stessi Barile e Trancone in cui due interpreti e due strumenti dalle personalità diverse dialogheranno, ricreando l’effetto di contrasto e chiaroscuro tipico del barocco.
Carlo Maria Barile, organista pugliese dalla formazione poliedrica e polistrumentista, ha collezionato esperienze nei più prestigiosi palcoscenici della scena internazionale tra Italia, Europa e Stati Uniti manifestando una spiccata capacità di sintesi degli stili appresi, col suo personale gusto e approccio alla musica per organo, testimoniata anche da premiate incisioni discografiche. Angelo Trancone, organista campano di spiccato talento, ha completato la sua formazione all’estero tra Danimarca e Germania; finalista e vincitore in diversi concorsi, svolge un’intensa attività concertistica da solista e continuista in importanti festival e rassegne italiane ed estere, incidendo anche per Amadeus, Novantiqua, Dynamic e Warner Classics e da anni affianca il direttore d’orchestra barocco Antonio Florio come assistente e continuista nelle sue produzioni.
“Johann Sebastian Bach attinge ai concerti grossi per archi e basso continuo di Antonio Vivaldi e dai concerti del giovane Johann Ernst principe di Sassonia-Weimar” spiegano i due musicisti “E nel totale rispetto della loro forma e della loro struttura li trasforma in quei capolavori per strumento da tasto che sono i concerti solistici per organo. Per gli Orgelkonzerte di Bach l’interprete, secondo le indicazioni del sommo Kantor, utilizza i vari corpi sonori dell’organo, ricreando con le tastiere e la pedaliera l’effetto di alternanza tra tutti e concertino tipico dei concerti grossi”.
Nei quattro concerti che saranno eseguiti (BWV 592, 593, 594 e 596) Barile e Trancone si sono alternati tra solismo, accompagnamento e dialogo in alternatim: fondamentalmente a un organo sarà affidata la parte solistica e all’altro l’accompagnamento e la realizzazione del basso continuo, prendendo come riferimento la linea di basso affidata al pedale nelle trascrizioni bachiane. Negli adattamenti dei concerti vivaldiani c’è stato anche un doveroso richiamo a Venezia ispirato alla pratica del doppio coro della Basilica di San Marco, attraverso l’effetto eco del dialogo di melodie tra i due strumenti e tra le loro differenti timbriche.
La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)