Questa sera nel cinema all’aperto in piazza Montegrappa al borgo La Martella di Matera è stato organizzato il dibattito sul tema “Ciò che non si vede: onde elettromagnetiche. Benefici e rischi”.
Sono intervenuti Fiorella Belpoggi (membro comitato scientifico Isde Italia – emerita Direttrice scientifica dell’Istituto Romazzini di Bologna), Fiorenzo Marinelli (Biologo, ricercatore CNR), Roberto Nuzzo (maresciallo in riserva dell’aeronautica Militare) e Antonio Nacci (delegato CUB e conoscitore delle normative del settore).
L’incontro è stato introdotto da Roberto Linzalone e moderato da Franco Vespe (astronomo, membro del comitato scientifico della missione Galileo).
Di seguito il report integrale e la fotogallery
Particolarmente partecipata la serata organizzata da Roberto Linzalone nell’ambito del 71° anniversario del Borgo La Martella sull’inquinamento elettro-magnetico. Tema particolarmente caldo per il germogliare delle tante antenne del 5G pianificate a Matera e al Borgo La Martella. Francesco Vespe è stato chiamato a moderare una tavola rotonda composta dai prof.ri Fiorella Belpoggi e Fiorenzo Marinelli, scienziati che hanno lavorato pesantemente nel comprendere gli effetti dello smog elettromagnetico prodotta dalla telefonia mobile sulla salute dell’uomo. Hanno fatto un profondo ed esaustivo compendio dei risultati della ricerca nel settore. Sulla base dei risultati secondo la prof.ssa Belpoggi, ritiene che il rischio cancerogeno deve essere classificato da “possibile” a “probabile” secondo la classificazione dello IARC. Marinelli, oltre a illustrare le sue ricerche, ha spiegato con molta chiarezza come usare la telefonia mobile e come proteggere bambini dalle radiazioni elettromagnetiche. Tavola Rotonda a cui ha dato un qualificato ed appassionato contributo Antonio Nacci sugli aspetti normativi e sul dibattito ed i provvedimenti del mondo politico che spesso ha disatteso e tradito le stesse leggi che aveva approvato. Ha denunciato l’inspiegabile innalzamento da 6 a 15 Volt/metro dei limiti di emissione approvato ultimamente, nonostante l’impegno dei diversi governi nazionali a mantenere i limiti più restrittivi d’Europa. Poi ha rimarcato la mancanza ancora oggi di un piano delle antenne che per legge ogni comune dovrebbe dotarsi. Suggestiva la tesi dis-topico/complottistica fornita dal maresciallo Roberto Nuzzo riguardante la vera origine del 5G inventata in verità a metà degli anni 40 , a suo dire, dai sovietici sul finire della II guerra mondiale. Particolarmente apprezzato l’intervento del Dr. Achille Palma e l’ing. Maria Angelica Auletta dell’ARPAB che hanno illustrato i processi autorizzativi delle antenne di telefonia mobile ed i risultati del monitoraggio delle antenne installate a Matera. Dal loro monitoraggio si apprezza una intensità delle emissioni al livello di soli 2 Volt/metro. Vespe per dare completezza ai contributi, ha voluto invece parlare dei vantaggi del 5 G e dell’importanza dell’uso della frequenza di 26 GHz capace di garantire latenza ed integrità del segnale tale da poterla usare per auto a guida autonoma, per la telemedicina, Internet delle Cose, l’Agricoltura di Precisione, ecc. Solo per le auto a guida autonoma, essa potrebbe salvare le 500 vittime all’anno del Sabato sera. Insomma Una sera dove si è fatta chiarezza una volta per tutte sugli impatti che il 5G ha sulla vita dei cittadini. Tutti i relatori sono comunque d’accordo di applicare quelle norme precauzionali e di mitigazione degli effetti dello smog elettromagnetico e di dare esaurienti informazioni sulla installazione delle antenne.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)