Il Ministro dello sviluppo economico Scajola è tornato a Matera per sostenere le candidature del PDL di Saverio Acito a sindaco della città di Matera e di Nicola Pagliuca a presidente della Regione Basilicata. La sua visita precedente risale esattamente a quattro anni fa, quando nel marzo 2006 nella sala conferenze della Prefettura di Matera sottoscriveva un protocollo d’intesa per rilanciare il comparto del mobile imbottito. Un protocollo svanito nel nulla perchè il governo Berlusconi fu mandato a casa tre mesi dopo e Prodi non si preoccupò di dare seguito ai buoni propositi del ministro delle attività produttive di centro-destra. Quattro anni dopo Claudio Scajola ha scoperto attraverso una passeggiata da piazza Duomo verso via San Potito le bellezze architettoniche e artistiche del palazzo Viceconte, già palazzo Venusio, ristrutturata da qualche anno e trasformata in struttura ricettiva di pregio. Scajola è stato accolto in piazza Duomo da una delegazione del comitato “Scanziamo le scorie”, preoccupato dagli annunci del governo che puntano ad un ritorno al nucleare. Ed è stato proprio questo il primo argomento affrontato nell’incontro con i giornalisti che ha preceduto il discorso nella sala convegni di Palazo Viceconte. “Ai ragazzi che sono preoccupati per le scelte di governo ho detto che prima di esprimere giudizi negativi si devono informare. Ribadisco quanto ho dichiarato anche a loro. “Le centrali nucleari sono l’impianto industriale più sicuro che esista al mondo. Si contano 450 centrali nucleari dislocate in diverse aree del mondo, messe insieme fanno 15 mila anni. In Francia il nucleare non è considerato un pericolo, qui da noi invece senza essere informati ci si spaventa per nulla.”
Quindi il ministro Scajola raggiunge il tavolo composto in particolare dai vertici lucani del PDL: il neo sottosegretario del governo Berlusconi Viceconte, il senatore Latronico, l’ex sindaco Buccico e i due candidati, Acito per Matera e Pagliuca per la Regione Basilicata. In platea il mondo imprenditoriale del materano: in prima fila non è passata inosservata la presenza di Pasquale Natuzzi, il re dei divani nel triangolo murgiano. Anche il noto imprenditore di Santeramo ha pagato a caro prezzo la crisi che ha colpito il mobile imbottito. “Matera è una bella città, che si presenta con una pietra antica di grande valore ma è chiaro che c’è molto da fare per le infrastrutture, basti pensare che sono riuscito a raggiungervi solamente a quest’ora (per la precisione alle 22, con un ora e mezza di ritardo rispetto all’orario annunciato nell’invito ufficiale – ndr). Oggi ho attraversato il Sud in macchina da Napoli a Lamezia Terme e ha potuto constatare lo stato di avanzamento dei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria, che va sicuramente accellerato. Ma ho avuto modo di ammirare anche le bellezze del Sud Italia. Qui ci sono donne e uomini capaci, che devono continuare a credere nel rilancio economico-produttivo. E’ evidente che anche la Basilicata mostra difficoltà storiche di arretratezza che vanno assolutamente eliminate ma voi avete il petrolio e la ricchezza del vostro sottosuolo va gestita con equilibrio. Ed è stato proprio in un incontro avvenuto in Val D’Agri che abbiamo pensato di compensare i lucani per il disagio che scaturisce dalle attività estrattive regalando un beneficio, quello di far pagare il carburante ai cittadini di questa Regione a prezzo scontato utilizzando il 3% delle royalties concesse dopo una trattiva non facile con le compagnie petrolifere messa in atto dal governo lucano. Nei giorni scorsi ho predisposto il decreto attuativo, che ho mandato al concerto dell’economia e molto presto questo decreto sarà applicativo. Dunque quello che abbiamo promesso lo abbiamo mantenuto.”
In realtà a margine dell’incontro abbiamo chiesto delucidazioni sui tempi di attuazione di questo provvedimento. Come si impedirà ai cittadini provenienti dalle regioni limitrofe di beneficiare dello sconto al momento di fare rifornimento nelle stazioni di servizio lucane? “Il sistema proposto prevede la distribuzione di una tessera sconto già caricata con una cifra che potrà variare dai 150 ai 250 euro all’anno e che sarà assegnata a tutti i cittadini lucani patentati. Farà fede quindi il documento di circolazione, che attesta anche la residenza dei cittadini. Abbiamo calcolato che il 3% delle royalties farà entrare nelle casse dello Stato 40 milioni di euro. Ipotizzando che ci sono circa 350 mila cittadini lucani che hanno la patente, il fondo sarà ripartito in modo da determinare esattamente la quota da inserire nella tessera-sconto. In attesa che il Ministero dell’Economia si pronunci sul decreto predisposto dal ministro Scajola è stato già predisposto il capitolato che individua i soldi da distribuire, che saranno disponibili al massimo entro la fine del mese di giugno. Se Scajola non ha detto bugie, al massimo dal 1° luglio 2010 i cittadni lucani potranno beneficiare finalmente dello sconto sulla benzina. Un giornalista mi ha chiesto anche perchè non è stato attuato il protocollo d’intesa sul mobile imbottito. E’ molto semplice. Perche dopo tre mesi è subentrato Romano Prodi e l’accordo è rimasto incagliato. Domani firmerò a Potenza un altro accordo importante, quello che garantirà il futuro a 60 dipendenti di un’azienda dell’indotto Fiat.”
Poi Scajola affronta il tema dello sviluppo economico con una visione più ampia, tipica di chi deve occuparsi delle grandi questioni sui quali ogni giorno il Governo nazionale deve misurarsi per dare risposte concrete ai cittadini ed uscire dalla crisi. “La competizione è sempre più complessa perchè ci sono Paesi come la Cina, l’India, Taiwan che non hanno obblighi di legge sull’emissione dei gas nell’atmosfera, in materia di lavoro e tutela dei lavoratori. E’ evidente che sotto questo aspetto siamo svantaggiati ma le merci italiane possono vincere la sfida della competitività se risultano di qualità. In quei Paesi dove il pil cresce anche del 8%, ci sono 40 milioni di ricchi che preferiscono acquistare prodotti italiani di lusso. Quindi la ricetta è molto semplice: occorre investire in ricerca e innovazione e puntare sul made in Italy. I francesi rispetto agli italiani sono molto orgogliosi di quello che producono e che offrono sul mercato. Noi abbiamo molto da imparare da questi vicini di casa. L’altra sfida da vincere riguarda il Mediterraneo, crocevia di un flusso internazionale che va da Hong Kong a Rotterdarm. Noi ci ritroviamo nel centro del Mediterraneo e se intercettiamo quindi il traffico delle merci, che attualmente passa solamente per il 6% dai nostri porti avremo maggiori opportunità di sviluppo. Il Sud in questo contesto gioca un ruolo importante e da peso deve trasformarsi in risorsa. Basta con i finanziamenti a pioggia per favorire lavori che non servono. Dobbiamo invece sostenere le imprese del Sud e la Banca del Mezzogiorno è uno strumento nato per tentare di garantire nel tempo più credito alle nostre imprese e per evitare che i capitali del sud vengano trasferiti al nord. Al Sud ci sono tutte le carte in regola per sviluppare ricchezza. Guardate cosa è accaduto nela zona del Polesine: quando il fiume è straripato quella zona era una delle più povere d’Italia, oggi è la zona più ricca d’Italia. Naturalmente lo Stato deve contribuire con le infrastrutture ma tocca ai cittadini fare la propria parte. Noi ora auspichiamo maggiore collaborazione tra governo centrale ed enti locali. La speranza è quindi di vincere sia a Matera città sia alla Regione Basilicata. Qualche anno fa Ferrara mi ha dato del pazzo quando ho detto che avremmo vinto a Bologna. Poi ho scommesso pure sulla vittoria di Arezzo e anche lì è andata benissimo. Ci sono anche qui le possibilità per dare una svolta”.
Quindi un saluto all’onorevole Guido Viceconte, recentemente “promosso” nella squadra di governo come sottosegretario. “Sono qui anche per festeggiare il rientro al governo del mio amico Viceconte, uno che lavora con grande passione per tentare di dare risposte ai suoi corregionali”.
Michele Capolupo
La fotogallery sulla visita a Matera del ministro Claudio Scajola.
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