In occasione dei 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica – era il 6 ottobre del 1924 – e dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi – lo scienziato italiano che ha inventato la radio – l’Ufficio Stampa della Giunta regionale della Basilicata ha organizzato una serie di iniziative che hanno coinvolto le radio private locali e gli istituti scolastici del territorio. I ragazzi hanno visitato la mostra allestita nella sede della Regione e hanno preso parte alle trasmissioni radiofoniche intervenendo in diretta nelle programmazioni delle emittenti che, per questa speciale occasione, hanno trasmesso direttamente dalla sala registrazione della Regione Basilicata.
Le iniziative dedicate al mondo della radio si sono concluse con il convegno “I protagonisti della radio”, condotto dal direttore dell’ufficio stampa della Regione, Massimo Brancati e dal giornalista esperto di radio, Giuseppe Fiorellini, a cui hanno preso parte i soggetti, pubblici e privati, che hanno fatto la storia della radio in Basilicata.
Il dibattito si è aperto con Maria Franca Simone, figlia di Antonio di Palazzo San Gervasio, colui che ha raccolto e custodito numerose apparecchiature radiofoniche di diverse decenni, alcune delle quali sono state esposte nella mostra allestita nella sede della Regione, Il papà, Antonio Simone, appassionato di radio e di scoperte scientifiche, ha riprodotto diverse scoperte di Guglielmo Marconi, dall’esperimento della trasmissione delle onde elettromagnetiche oltre la collina, come fece Marconi, alla riproduzione del detector: lo strumento inventato da Marconi per la trasmissione di segnali in codice Morse.
Gennaro Cosentino, caporedattore della Tgr Basilicata, ha ricordato che, con la radio, si celebra anche la nascita della Rai. “Questo strumento ha connesso popoli e territori riuscendo ad amalgamare varie culture ma ha anche raccontato i grandi eventi e le gradi tragedie del territorio come il terremoto del 1980. La Rai continua a investire sulla radio con tre edizioni giornaliere che contribuiscono a raccontare la realtà con puntualità e professionalità”.
Giovanni Benedetto, tecnico Rai in pensione, ha raccontato ai tanti studenti presenti in sala, l’installazione dei primi ripetitori che hanno consentito la propagazione delle onde in Basilicata.
Lorenza Colicigno, che, all’età di 16 anni, è stata una dei protagonisti della trasmissione “Il Lucaniere”, supplemento domenicale del Corriere della Basilicata, ha raccontato la sua esperienza radiofonica spiegando che, alla base del prodotto, c’era un lavoro di team molto accurato.
Un secondo blocco del talk ha ospitato le voci dei protagonisti degli anni Settanta, da Rocco Sabatella, primo speaker di Radio Pretoria 1 (la radio potentina che subì il sequestro delle apparecchiature prima che la Corte Costituzionale, nel 1976, legalizzasse le radio private) a Bonaventura Postiglione ricordato attraverso la testimonianza del figlio Giuseppe, oggi editore. “Mio padre, ha detto Giuseppe Postiglione, è stato un pioniere della radio libera che ha combattuto affinché il principale strumento di comunicazione e di socializzazione dell’epoca, fosse alla portata e nella disponibilità di tutti”.
Altra testimonianza quella di Filippo D’Agostino, in arte Lupo Solitario, altro protagonista dei primi anni di attività della radio e tutt’ora in onda su Bierredue.
Giorgio Rutigliano, radioamatore, che ha ricordato la trasmissione che fece all’indomani del sisma del 1980 per lanciare l’sos a livello nazionale.
Nel corso del talk è intervenuto anche il vicepresidente della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, che ha portato i saluti del presidente Vito Bardi e che, rivolgendosi ai tanti ragazzi presenti in sala, ha sottolineato come la radio significhi “libertà e democrazia ma anche rafforzamento del senso di comunità”.
Nel corso del convegno è stato trasmesso un videomessaggio di Umberto Labozzetta, docente dell’Università Cattolica di Milano e ideatore dell’evento “Radio 100” che si è svolto a Praia a Mare in cui Radio Rai e radio nazionali hanno parlato del futuro della radio, dalla web radio al podcast. Trasmessi anche i videomessaggi di saluto dei djLinus, Albertino e Mary Cacciola e di Marta Perrotta, autrice del libro “La radio in Italia”.
Il talk si è poi spostato sulla linea temporale dei nostri giorni con la testimonianza degli editori Antonio Postiglione (Radio Potenza Centrale), Rocco Catalano (Radio Città) e Antonio Rondinone (Radio Laser) che hanno parlato della difficoltà di portare avanti progetti editoriali oggi, a fronte dei tanti strumenti di comunicazione che nel frattempo sono stati immessi sul mercato ma anche dell’entusiasmo che hanno ricevuto nei giorni in cui hanno ospitato studenti e studentesse nelle loro trasmissioni live trasmesse dalla sede della Regione.
In un video trasmesso nella sala Inguscio, Marco Lazzarone, direttore Radio digitali specializzate e podcast Rai, ha parlato della “programmazione verticale” dei canali digitali Rai, ovvero quella programmazione che si rivolge a segmenti specifici dei fruitori e che riesce ad individuare target specifici che restano fuori dalla programmazione orizzontale o generalista.
Intervenuto in presenza Gianni Penna, alias Gianni Manuel, uno dei protagonisti di Radio Studio web, tra le prime web radio italiane.
In tema di web radio è intervenuta anche la professoressa Franca Gioia, dell’I.I.S. “Einstein-De Lorenzo” di Potenza, ideatrice della web radio Itigeo: la prima web radio scolastica lucana che trasmette in live. Circa cento dirette radiofoniche e un team di 50 persone tra studenti e docenti. La docente ha rinnovato la loro disponibilità a trasferire le conoscenze acquisite in sei anni di programmazione.
Interessante anche l’intervento del giornalista Vito Verrastro che, partendo dall’esperienza nella radio tradizionale, ha attraversato tutte le fasi dell’evoluzione del mezzo diventando un esperto di podcast e web radio.Verrastro ha parlato del laboratorio Rec Play Insieme, un podcast ideato e realizzato insieme ai ragazzi dell’associazione Insieme.
Il dibattito è stato trasmesso in diretta su Radio Studio Potenza.