Inaugurata nel pomeriggio nello studio Arti Visive in via delle Beccherie 41 a Matera la mostra “Materarte” con le opere degli artisti Luigi Fondi e Riccardo Sanna, entrambi di Soriano nel Cimino, centro del Viterbese, presenti in sala per il vernissage. A fare gli onori di casa Mino e Franco Di Pede insieme al sindaco di Matera, Domenico Bennardi.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dal 12 al 26 ottobre 2024, dalle ore 18 alle ore 21.
Luigi Fondi, scultore, originario di Massa, ama la materia, la pietra, tutte le pietre, con particolare attenzione per i sassi e i masselli di legno malformati scartati dall’industria lapidea e dalle moderne falegnamerie.
Riccardo Sanna, umbro-sorianese di origini sarde, ama il paesaggio e soprattutto predilige dipingere, plasmare nel bronzo o nella terra cotta con delicata, raffinata e trasparente bellezza poetica scorci e particolari di porte del suo amato Paese.
A partire dal 2012 Luigi Fondi e Riccardo Sanna costituiscono il Gruppo d’Arte “Incontriamo Il Nostro Tempo”. In collaborazione e negli studi dei Maestri Tito Amodei (1926-2018) e Alessio Paternesi (1937-2023), si impegnano a sostegno di un nuovo valore dell’arte e dell’artigianato di “morrissiana” memoria, ricollegandosi con le proprie individualità e diversità caratteriali e artistiche, a quei movimenti che, nella storia dell’arte dal Medioevo alla spiritualità dei primitivi, hanno saputo rivalutare il “fare arte” nel tentativo di ricondurlo a una schietta espressività “religiosa-formale”.
Dopo la morte di Tito Amodei e di Alessio Paternesi, Fondi e Sanna hanno continuato, singolarmente o insieme, a organizzare esposizioni d’arte in palazzi e luoghi pubblici dall’importante vissuto storico-artistico e collaborazioni didattiche con associazioni territoriali che operano nel sociale e nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado.
Le opere in esposizione, sculture e dipinti, riflettono temi cari ad entrambi gli artisti che vengono rappresentati attraverso l’uso di svariate tecniche espressive e materiali.
Di seguito il testo critico sulla mostra “Materarte” a cura di Gianni Maragno
Dare vita ai Sassi, nella città di Matera, può apparire una provocazione, ora che i “Sassi” vivono il loro periodo di maggiore splendore. In questo caso, però, non facciamo riferimento agli antichi rioni cittadini, nel loro senso residenziale, ma alla roccia compatta che l’uomo riesce a plasmare a regola d’arte, facendo ricorso a scalpelli in acciaio temprato, martello, forza e fantasia.
Luigi Fondi (classe 1954), scultore proveniente da Massa-Carrara, ama la materia, sia pure con particolare attenzione per le pietre e i masselli di legno malformati, scartati dall’industria lapidea e dalle moderne falegnamerie.
Luigi era anche il nome dello scultore materano Loperfido, “alias il Monaco Bianco”, che per primo, agli inizi del ‘900, radunò contadini e pastori nella Lega di resistenza e lavoro, nel nome dell’arte dando avvio al lento e faticoso lavoro della loro emancipazione.
Riccardo Sanna – classe 1958, Umbro-Sorianese di origini Sarde-, ama il paesaggio e predilige dipingere, o anche plasmare, nel bronzo e nella terra cotta, con delicata, raffinata e trasparente bellezza poetica, scorci e particolari di porte, cariche di mistero e di “Valori antichi”, come in “Al mio paese”. Felice coincidenza è che le sue opere fanno parte della prestigiosa collezione del Musma, nei “Sassi” di Matera.
Il fecondo sodalizio artistico Fondi-Sanna genera arte dai primi anni 1980, insediandosi a Soriano nel Cimino (VT). Lo attestano numerose mostre e collaborazioni. Quali la mostra alla Petrofil Gallery di Viale Tunisia a Milano nel 1984-85, o le intense “Giornate dello scarabocchio”, anni ’90. Qui i due artisti, coinvolgendo l’intero paese, lo trasformano in un grande atelier “En plein air”, conclusosi con conferenza e mostra finale delle opere prodotte dai cittadini tra i 2 e gli 80 anni, fotografate e proiettate in diapositive
accanto ai disegni realizzati dai grandi Maestri del ‘900. Il risultato sarà sorprendente: si confonderanno un Picasso, un Paul Klee, un Enrico Bai con il disegno realizzato da un bambino o da un anziano contadino.
In seguito, nel 2012 il sodalizio si rafforzerà. Nascerà il Gruppo d’Arte “Incontriamo il nostro tempo”, con cui si concretizzerà l’aspirazione di Fondi e Sanna verso una comune visione dell’arte, come funzione sociale. Infatti, in collaborazione e negli studi dei Maestri Tito Amodei (1926-2018) e Alessio Paternesi (1937-2023), Luigi Fondi e Riccardo Sanna riproporranno un nuovo valore dell’arte e dell’artigianato di “Morrissiana” memoria, ricollegandosi a quei movimenti che, nella Storia dell’Arte, dal Medioevo alla spiritualità dei primitivi, rivalutarono il “Fare arte” riconducendolo ad una schietta espressività “Religioso-formale”.
Dopo la morte dei Maestri Tito Amodei e Alessio Paternesi, Fondi e Sanna continuano a esporre arte in palazzi e luoghi pubblici dall’importante vissuto storico-artistico, intrattenendo collaborazioni di “Educazione artistica” unitamente alle associazioni territoriali operanti nel sociale e in scuole pubbliche.
Oggi, a partire dal 2022, collaborano con Antonella Cesari, responsabile dell’Associazione “Culturale Geapolis Adult Learning Opportunities”.
La fotogallery della mostra “Materarte” (foto www.SassiLive.it)