Inaugurata nel pomeriggio nell’Ipogeo Culturale della Lega Navale Italiana Sezione di Matera-Magna Grecia in via Fiorentini 103-107 nei Sassi di Matera la mostra d’arte internazionale “Stories of Identity – from hidden places to daily life, mostra d’Arte Internazionale.
In esposizione le opere di Alessandro Carbonara, Italia e altri 10 artisti provenienti da tutto il mondo: Mariana Branco dal Brasile, Noah Di Bettschen dalla Svizzera, Sonja Doberauer dalla Germania, Camilla Fransrud dalla Norvegia, Satoshi Morita (Raymma) dal Giappone, Gwendoline Nalvarte dalla Svezia, Jacqueline Schubert dalla Germania, Marita Setas Ferro dal Portogallo e David W. Whitfield dalla Francia.
A Matera hanno partecipato all’evento inaugurale Alessandro Carbonara e lo svizzero Noah Di Bettschen.
La mostra resterà aperta fino al prossimo 31 ottobre, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Ingresso libero.
Il vernisagge è stato allietato da una performance musicale live di Scettaband, gruppo di musica popolare composto da Rino e Piernicola Locantore e da Espedito Pozzuoli.
La mostra è curata dalla storica dell’arte Carmela Loiacono e promossa da Lega Navale Italiana Sezione di Matera-Magna Grecia e MaterAcqua, con il patrocinio del Comune di Matera, Provincia di Matera e Ambiente Basilicata.
“Ogni opera d’arte racconta una storia fatta di emozioni, ricordi, cultura ed esperienze che fanno parte del vissuto di ciascun artista.”
La mostra Stories of identity si propone di osservare, analizzare e condividere le storie che si celano dietro le opere d’arte, col fine di diventare un racconto visivo, una narrazione continua per immagini in un dialogo costante con il visitatore.
Gli artisti sono invitati a condividere qualsiasi tipologia di storia ed esperienza personale, partendo dai luoghi più nascosti della propria anima e toccando la vita quotidiana.
Tutte le opere selezionate sono storie di identità, capaci di affrontare e gestire i cambiamenti del mondo contemporaneo, lasciandosi contaminare da esso e conservando la propria unicità.
La fotogallery della mostra (foto www.SassiLive.it)