Grande successo per l’iniziativa “Da Alegrete a Jequié – Memoria di un viaggio nelle comunità lucane in Brasile, che si è svolta domenica 13 ottobre nel centro “Agnese Scaldaferri” di Lauria, promossa dall’associazione Sinapsi, insieme a Pro Loco e Mov Lucania. Sala gremita per ascoltare il racconto di viaggio del prof. Carmine Cassino, che ha restituito alla comunità le storie raccolte lungo i ventitré giorni trascorsi nel paese sudamericano che, tra ‘800 e ‘900, ha acconto tantissimi emigrati italiani, molti dei quali provenienti dall’area sud lucana. Ne è un caso evidente quello dei trecchinesi, su cui si è soffermato il sindaco di Trecchina, Fabio Marcante, che ha colto l’occasione per presentare l’iniziativa in programma venerdì 18, proprio nella cittadina da lui guidata, iniziativa intitolata “Il legame profondo col Brasile: tra passato e futuro. Possibilità di sviluppo sulla rotta dei nostri avi”, che conterà sulla presenza di Patricia Orrico, discendente trecchinese e presidente del Centro Relazioni Internazionali della FIEB (Federação das Indústrias do Estado da Bahia). Relazioni che possono contare sull’enorme potenzialità numerica della discendenza italica in terra brasiliana, come ha ricordato il prof. Vittorio Cappelli, già docente Unical e storico dell’emigrazione, il quale nel suo intervento ha sottolineato che, a fronte del milione e mezzo di emigrati in Brasile a cavallo dei due secoli passati, ben trenta milioni sono oggi i cittadini brasiliani che possono rivendicare quelle origini. In collegamento è poi intervenuta Fernanda Pittella, rappresentante delle famiglie di origine lauriota nella città di Santos Dumont, una delle tappe del viaggio e con cui l’amministrazione lauriota sta conducendo da tempo un rapporto istituzionale che sfocerà, a breve, nell’istituzionalizzazione del gemellaggio. Cuore della serata è stata la prolusione del prof. Cassino, che ha mostrato foto e video realizzati nelle comunità visitate (le città di Salvador, Rio de Janeiro, San Paolo, Jequié, Santos Dumont e Alegrete), un racconto condiviso con le tante famiglie presenti in sala e i cui cognomi hanno ritrovato nella documentazione audiovisuale “restituita” alla comunità.
Presenti al tavolo dei relatori anche il sindaco di Lauria, Gianni Pittella, e la vice-sindaca Lucia Carlomagno, che hanno fatto “gli onori di casa” ribadendo l’impegno del governo cittadino a sostenere il lavoro di recupero della memoria migratoria, mentre le conclusioni sono state affidate a Marcello Pittella, presidente del Consiglio Regionale di Basilicata nonché neopresidente della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo, il quale si è impegnato a sostenere ove possibile la volontà e l’impegno di questi discendenti dell’area sud nel tutelare la memoria delle loro radici, e ha affermato la necessità di riorganizzare tutto il sistema della rappresentanza associativa dei lucani nel mondo, per dare nuovo slancio e ravvivare le potenzialità di un organo istituzionale che, in tempi globali, ha un’importanza strategica, che va ben al di là delle mere questioni “nostalgiche” a cui spesso è stata demandata la sua funzione.