Meno diritti (non solo contrattuali) ai lavoratori del pubblico impiego si trasformano in meno diritti ai cittadini. E’ questa in sintesi la motivazione centrale della manifestazione nazionale dal titolo “Salario, salute, diritti, occupazione” che si terrà il 19 ottobre a Roma in piazza del Popolo (dalle ore 10), organizzata da Fp Cgil, Uil Fpl e Uil Pa, spiegato in un’assemblea nel palazzo del Consiglio Regionali dai segretari della Fp Cgil Giuliana Scarano, Carmen Sabatella e della Uil Fpl Antonio Guglielmi e Giuseppe Verrastro. Le risorse del Governo per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro di tutti i lavoratori dei servizi pubblici – hanno detto Scarano e Guglielmi – non coprono nemmeno l’inflazione accertata dall’Istat; è inconcepibile proporre aumenti salariali intorno al 5% quando l’inflazione è al 17%. Inoltre secondo uno studio di Cgil e Uil nei prossimi cinque anni mancheranno 1,2 milioni di lavoratori del pubblico impiego (diverse migliaia in Basilicata) senza un adeguato piano di assunzioni con la conseguenza della forte riduzione di servizi ai cittadini. Con la manifestazione in particolare si chiedono maggiori risorse per la sanità pubblica al fine di garantire cure universali e gratuite e si intende denunciare l’aumento delle disuguaglianze che verrà provocato dall’autonomia differenziata . Il diritto alla salute, a servizi pubblici efficaci, il diritto a salari dignitosi -hanno affermato Scarano e Guglielmi – sono pilastri fondamentali della nostra società, diritti universali sanciti dalla nostra Costituzione che acquisiscono un valore ancor più crescente in un contesto socioeconomico complesso come quello attuale.
“Il governo deve dare risposte ai lavoratori delle funzioni centrali, delle funzioni locali e della sanità”, hanno spiegato i Segretari di Fp Cgil e Uil Fpl denunciando che le trattative con il governo e l’Aran non offrono risposte. Per invertire questa condizione e rafforzare il sistema dei servizi pubblici CGIL e UIL rivendicano:
un piano straordinario di assunzioni e l’incremento delle risorse destinate ai rinnovi dei CCNL 2022/2024
aumentare il finanziamento del SSN, sia in termini assoluti che in rapporto al PIL per abbattere le liste d’attesa
rilanciare il ruolo e la funzione dell’assistenza territoriale, adeguando contestualmente la rete ospedaliera
costruire e rafforzare le reti di sostegno alle persone anziane, a partire dalla garanzia di risorse per la non autosufficienza e dal miglioramento della normativa
contrastare i processi di privatizzazione
stabilizzare i precari
Scarano e Guglielmi hanno invitato i lavoratori alla più ampia partecipazione alla manifestazione del 19 a Roma (sono stati organizzati autobus da Potenza e Matera) ed hanno messo in guardia: la mobilitazione è solo all’inizio e dovrà essere intensificata in previsione dell’approvazione in Parlamento del Bilancio dello Stato. Per questo non si esclude il ricorso allo sciopero generale della categoria.
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