Riportiamo di seguito l’intervento del coordinatore politico di Basilicata Casa Comune Lindo Monaco, in merito alle dimissioni di Fausto Santangelo Presidente di Basilicata Casa Comune. Di seguito la nota integrale.
Apprendo dai social delle dimissioni dalla carica di Presidente di Basilicata Casa Comune del mio amico Fausto Santangelo.
Non posso nascondere un velo di sincero rammarico per l’accaduto innanzitutto perché non mi rassegno a non avere al mio fianco una persona generosa che non può lasciarsi vincere dalla durezza di un mondo, quello politico, che sapevamo essere poco edificante e per questo, insieme, volevamo anzi vogliamo cambiare.
Ma c’è un pizzico di amarezza anche per alcune affermazioni contenute in questa lettera “aperta”.
Con Fausto, e molti altri amici, abbiamo provato a dare forma a un sogno e lo abbiamo fatto nell’ambito del cosiddetto pre-politico.
Ci abbiamo creduto, fino in fondo, e abbiamo sfidato un mondo che di sovente dimentica le virtù del vivere e si nutre, purtroppo, anche di ambizioni personali.
Ma è quel mondo – con i suoi modi di fare e di vivere troppo spesso così distanti dai cittadini – che noi volevamo (e, appunto, vogliamo ancora) provare a cambiare…e l’unico modo per provare a cambiare qualcosa in politica, sperando di portare frutto, era ed è, rimanere nel campo della politica; proprio come quel famoso chicco di grano che per portare frutto deve cadere e restare nel terreno.
Ci è voluto molto coraggio – e lo dico pensando ai tanti amici coinvolti – per attivare quel percorso di ascolto dal basso che dal pre-politico ci ha portati al politico… a Basilicata Casa Comune.
C’è ne vuole molto più oggi per rimanere nell’agone politico, con tutte le sue contraddizioni, con le sue incoerenze, i suoi contrasti o le sue ombre. Ci vuole la forza della verità per prendere atto anche che qualcuno provi, talvolta anche per inseguire rendite individuali, a distruggere quanto abbiamo faticosamente costruito.
Devo ammetterlo: anche io ho avuto momenti di scoramento, interrogandomi se questo mondo non dovesse essere lasciato solo a chi è in grado di navigarlo e praticarlo magari all’insegna del cinismo.
Ma mi sono risposto che a queste logiche noi abbiamo scelto di contrapporre il coraggio della lealtà.
E, diciamolo, noi stiamo provando ad esercitarlo questo coraggio, perché davvero vogliamo provare a cambiare la politica e perché sono davvero tanti i cittadini che hanno riposto fiducia in Basilicata Casa Comune.
Non lo dicono solo i numeri (basterebbe leggere i dati elettorali) ma lo dice la viva carne di quei cittadini comuni che ogni giorno incontriamo e ascoltiamo e che hanno deciso di accompagnarci in questo cammino.
Certo, un cammino faticoso ma che sentiamo necessario percorrere.
Del resto, un conto è parlare di politica, altro è fare politica; un conto è teorizzare la politica, altro è vivere la politica: questa è la nostra sfida oggi!
Una sfida che non vinceremo “restando tranquilli nelle nostre case” ma sentendoci compunti da quelle domande di futuro che i cittadini continuano a porci.
Un primo passo, importante, è stato già fatto: oggi c’è un gruppo consiliare in regione, ci sono i primi gruppi consiliari nelle istituzioni così come ci sono mozioni, interrogazioni e proposte di legge che portano il nome della nostra associazione.
Va armonizzato il lavoro tra l’attività consiliare e quella associativa?
Certamente.
Ma non solo per ossequiare o meglio strutturare la realtà associativa – che solo qualche mese fa proprio non esisteva e che pure deve trasformarsi in un contenitore politico puro leale, coerente e, ovviamente, autonomo rispetto alle altre forze politiche – ma proprio per meglio interpretare le istanze e i bisogni dei tanti cittadini lucani che riconoscono in Basilicata Casa Comune quella forza centrista e quel contenitore politico nuovo capace di essere soggetto aggregatore dell’area moderata e riformatrice.
Sono certo, anzi certissimo, dell’onesta umana e intellettuale del mio fraterno amico Fausto per cui resto convinto che continueremo a lavorare, sognare e sperare… insieme!