Con l’impiego di ingenti investimenti, proseguono i lavori per il raddoppio della tratta ferroviaria da Bari a Modugno, quelli per il raddoppio tra Palo del Colle-Grumo e Grumo-Toritto; Matera, invece, continua a restare nella condizione di secolare e sostanziale isolamento ferroviario.
Infatti, mentre le Fal investono circa 79 milioni di euro per avere treni più frequenti e più regolari, in chiave di efficienza e modernità in terra pugliese, la Città dei Sassi resta completamente trascurata rispetto ad una seria strategia di sviluppo ferroviario.
Il collegamento Bari-Matera rimane quello realizzato nel 1915 grazie alla cosiddetta Legge Zanardelli: un binario unico a scartamento ridotto che, attualmente, congiunge le due città in non meno di 1 ora e 40 minuti. Un caso estremo di quanto il trasporto ferroviario possa essere più lento di quello su gomma: un’ora in più dell’auto per percorrere 60 chilometri distanza!
E’ evidente che qualsiasi ragionamento sullo sviluppo del territorio perde di senso nel momento in cui si guarda al perfetto isolamento che soffoca Matera.
Pertanto, ci rivolgiamo all’assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, affinché compia un deciso intervento nei confronti delle Ferrovie Appulo Lucane, le quali non sono una società pugliese, bensì una s.r.l. partecipata al 100 per cento dal ministero dei Trasporti e che è legata alla Basilicata da un oneroso contratto di servizio.
Il raddoppio dei binari per collegare Matera a Bari in tempi ragionevoli (che non siano quelli del 1915) è assolutamente indifferibile, e senza il quale sono perfettamente inutili tanto la nuova stazione di piazza della Visitazione quanto i treni elettrici che entreranno in esercizio nel 2026.