Il 5 ottobre scorso si è parlato molto di Matera durante la “Notte bianca” di La Valletta, a Malta. A parlarne è stato il fotografo di “Fine Art”, Maurizio Urso, che, per l’occasione, ha esposto nella Cattedrale di Saint John, a La Valletta, una fotografia di arte sacra dalle straordinarie dimensioni di m 4 x 2,10. Da interlocutore faceva il Vescovo Paul Carmel Vella, rettore e componente del Consiglio della St John’s Co-Cathedral Foundation, e l’amministratore delegato Tonio Mallìa della St John’s Co-Cathedral Foundation.
Su Maurizio Urso, però, va detta qualcosa in più. È un italiano residente a Malta. Le sue foto di “Fine Art”, famose in tutto il mondo, annoverano scatti prestigiosi della città dei “Sassi”. Sono foto ad altissima definizione, facenti parte della collezione dedicata a due Capitali europee della cultura: a Malta, appunto, per l’anno 2018 e, manco a dirlo, a Matera per il 2019.
Le due mostre ebbero, a suo tempo, grande successo, per partecipazione di pubblico e consenso della critica: a Malta, presso il convento dei Padri Domenicani, e, a Matera, presso il Museo della fotografia di Palazzo Viceconte, nella fase in cui le due città erano capitali. Va aggiunto, per quanto riguarda la città di Matera, che, in occasione del congresso Eucaristico Nazionale, tenutosi da noi nel settembre del 2022, Maurizio Urso realizzò una ulteriore mostra, sempre presso Palazzo Viceconte, con soggetti di Arte Sacra e alcune delle nostre Chiese Rupestri.
Nella interessante conversazione avuta con il pubblico, sabato 5 u.s., si è parlato del legame profondo che lega La Valletta e Matera, entrambe dedite al culto della stessa Madonna, Madonna di Picciano, entrambe in possesso della effigie di detta Madonna. L’originale della Madonna di Picciano, venerata a Matera, andò distrutta nell’incendio del 1910; copia tratta dall’originale è, invece, quella che si ammira a La Valletta, a Malta ed è l’effige più datata. E’ copia fatta fare dal Gerosolimitano Gian Girolamo Carafa, commendatore dei Cavalieri di Malta, nel periodo della sua permanenza a Matera. Ne fu tanto ammirato, da portarsela con sé, prima a Barletta, quindi a Malta, a La Valletta. Era l’anno 1617.
La “Notte bianca” di Malta si è dimostrata una vetrina buona per mettere insieme arte, fede, storia e un percorso millenario di fede e amicizia tra Malta e Matera, tanto più che il Maestro Maurizio Urso è impegnato per una nuova visita alla nostra città. Ne diamo notizia sin da ora. Sarà l’occasione per ritornare sull’argomento e studiare maggiori e più incisive iniziative di raccordo.