Ci saranno anche i lavoratori della Iscot Spa, l’azienda che si occupa del servizio di pulizia e di mensa all’interno dello stabilimento Stellantis di Melfi, allo sciopero dei metalmeccanici domani 18 ottobre a Roma. “Si tratta di circa 200 lavoratori da tempo con contratti di solidarietà cioè da quando Stellantis ha ridotto le commessa adoperando una forza lavoro all’80 percento. Ciò – afferma il segretario generale Filcams Cgil Potenza, Michele Sannazzaro -significa che su duecento tra lavoratori e lavoratrici ne lavorano in 40. A questi lavoratori vanno aggiunti tutti quei lavoratori del settore dei servizi invisibili, che lavorano per le piccole industrie dell’indotto, che spesso non sono sindacalizzati ed escono dal mercato del lavoro per licenziamenti e che sfuggono al sindacato proprio perché parliamo di pochissime unità non iscritte alle organizzazioni. Una vertenza nella vertenza. È importante essere domani a Roma perché per la prima volta la vertenza dell’automotive dà voce anche a questi lavoratori invisibili, unendo tutti i lavoratori di una filiera rappresentati da diversi contratti e diverse categorie. Questa vertenza, pur coinvolgendo i lavoratori di un settore specifico, in realtà parla della crisi industriale del Paese e della totale assenza di politiche industriali da parte del Governo che, nell’automotive, si sommano alle gravi responsabilità di Stellantis che si sta ormai da tempo progressivamente disimpegnando dal nostro Paese, con conseguenze drammatiche anche in Basilicata, dove migliaia di lavoratori in cassa integrazione o con contratti di solidarietà significano interi nuclei familiari in difficoltà che spesso decidono addirittura di trasferirsi in altre regioni”.
Ott 17