La Fp Cgil, la Cisl Fp, la Uil Fpl, l’Ugl e la Fials, considerato il mancato pagamento delle spettanze stipendiali ai lavoratori in servizio presso l’Aias di Potenza, hanno riattivato lo stato di agitazione del personale. Secondo i sindacati è inaccettabile che, nonostante l’Asp abbia pagato tutte le spettanze dovute alle Aias, anche in seguito alle intese raggiunte in sede prefettizia nel corso delle procedure di raffreddamento e conciliazione seguite alle proclamazione dello stato di agitazione, il centro di Potenza non abbia assolto agli impegni presi, contrariamente a quanto fatto dall’Aias di Melfi – Matera.
I lavoratori dell’Aias di Potenza a oggi hanno ricevuto solo il 25% dello stipendio di agosto 2024, un inaccettabile acconto unilateralmente deciso senza neppure comunicare nulla ai lavoratori e ai loro rappresentanti. Ribadiamo che non possono e non devono essere i lavoratori a pagare le difficoltà ormai croniche dell’Aias di Potenza. È il caso di ricordare che l’Aias di Potenza aveva dichiarato che il pagamento delle spettanze relative al centro diurno “Il Fiore” avrebbe permesso all’Aias di sanare i ritardi maturati, ma ciò non è avvenuto.
Tale situazione non è più tollerabile da parte dei lavoratori che quotidianamente sono impegnati in attività di assistenza e riabilitazione ed ai quali viene negato l’elementare diritto di percepire il proprio salario, con la doppia beffa di dover anticipare di tasca propria le spese relative al carburante. Da qui lo stato di agitazione di tutti i dipendenti dell’Aias di Potenza, con contestuale richiesta al prefetto, ai sensi dall’art.2 della Legge 146/90 che regolamenta lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, dell’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione.