Riceviamo e pubblichiamo una nota del Consigliere regionale del PDL Mario Venezia in cui annuncia di aver predisposto un’interrogazione che riguarda la sanità lucana, chiamata ad “interrogarsi sul blocco totale delle attività economiche ordinata dall’ISVAP ( l’Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni Private e d’Interesse Collettivo ), il 2 luglio scorso, nei confronti della City Insurance”.
Al lido di Venezia va in scena la caduta degli dei lucani.
Cosa faranno i tanti giovani lucani che con l’arrivo del mese di settembre devono decidere il loro futuro lavorativo o accademico? È possibile rimanere in Basilicata ed avere fiducia in una giunta regionale che, invece di approvare il protocollo sull’apprendistato promesso in Consiglio Regionale dall’Assessore Viti entro il 15 luglio corrente anno, se ne va in gita a Venezia per promuovere il marchio cinematografico lucano? Siamo al delirio. Spettatori di una classe dirigente che anziché preoccuparsi dei problemi occupazionali lucani va alla mostra del cinema per portare al rientro delle brioches da distribuire ai sudditi affamati e speranzosi. Fino a quando le famiglie lucane sopporteranno l’esodo costante di 3.000 giovani all’anno? Penso che il nostro tessuto socio-economico sia allo stremo, incapace di dare opportunità lavorative ai nostri figli, a quel capitale umano, in tanti casi specializzato, che continuiamo a perdere in favore di altri territori che acquisiscono manodopera intellettuale formata con gli investimenti delle famiglie lucane.
La giunta De Filippo ha, da troppo tempo, perso il contatto con la realtà, non riconosce pubblicamente la gravità della situazione sociale lucana e distrae l’opinione pubblica col cinema e qualche volto famoso, disegnando una Basilicata che tutto sommato si accontenta delle prebende del partito-regione.
E mentre a Venezia alcuni big del PD intrattengono registi ed attori, bivaccando tra una fotografia e l’altra, la sanità lucana deve altresì interrogarsi sul blocco totale delle attività economiche ordinata dall’ISVAP ( l’Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni Private e d’Interesse Collettivo ), il 2 luglio scorso, nei confronti della City Insurance. L’Istituto per la Vigilanza oltre a vietare, alla compagnia assicurativa italo-rumena, di contrarre nuovi affari sul territorio italiano ha, addirittura, bloccato anche l’attività d’intermediazione.
Le indagini effettuate in un anno dal GICO di Venezia e dalla DDA di Napoli hanno ricostruito uno scenario preoccupante con la City Insurance, società con sede a Bucarest e attività economico-finanziarie in Italia, che avrebbe, in realtà, legami con la camorra e con esponenti della criminalità organizzata. L’ISVAP è intervenuta d’urgenza per prevenire ingenti danni economici verso gli assicurati italiani. Danni potenziali che interessano fortemente la Basilicata perchè la City Insurance ha contratti in essere con le aziende sanitarie lucane, nell’ambito delle anticipazioni erogate dall’ARBEA all’interno del Piano di Sviluppo Rurale e con altre ditte appaltatrici di servizi pubblici.
Non posso non rivolgere al Presidente De Filippo e all’Assessore Viti, un invito alla responsabilità, occupandosi non dei riflettori e delle passerelle, ma dei problemi concreti di un territorio che nel continuo ammasso di criticità non può che chiedere più attenzione e competenza verso le problematiche reali.
Se non si interviene urgentemente, l’unico prodotto cinematografico che la Basilicata potrà offrire sarà una nuova Gomorra in salsa lucana.
Preoccupato dell’evolversi dell’affaire City Insurance ho presentato un’interrogazione consiliare.
Mario Venezia, Consigliere regionale PDL