Da diverso tempo, 30 comuni della provincia di Potenza stanno subendo pesanti disagi a causa della mancanza di erogazione regolare dell’acqua. La scarsità delle precipitazioni e la cattiva gestione delle risorse idriche, hanno causato interruzioni del servizio, con grave impatto sulla qualità della vita dei cittadini e sulle attività produttive del territorio;
Secondo i dati di Acque del Sud SpA (nuova società creata dal Governo Meloni), il primo marzo 2024, l’invaso Camastra conteneva 9 milioni di mc, mentre, alla data del 11 marzo i mc erano 8,5 milioni. Oggi l’invaso è circa 1 milione e 800. In pratica è quasi vuoto. L’anno precedente in torno al 18.10.2023 l’invaso era a 7,2 milioni di mc.
Anche in altri invasi c’è stato un forte calo ma non così anomalo. Il Pertusillo ad esempio, da 57,2 milioni del 18.10.2023, oggi, 18.10.2024 contiene 49,4 milioni di mc di acqua.
Monte Cutugno: 172,7 milioni di mc, oggi 18.10.2024 è 51,6 milioni di mc (ne resta comunque un terzo). Possibile che l’acqua della diga della Camastra sia letteralmente sparita?
Un tale svuotamento apre molti interrogativi. L’ipotesi più probabile è quella dell’apertura delle paratie della diga dovuta, probabilmente, alla mancanza di apposito collaudo. Se così fosse, saremmo dinanzi a una decisione di forte impatto per la quale, tra l’altro, non risulterebbe alcun coinvolgimento adeguato delle istituzioni locali e dei cittadini interessati. Non è dato sapere, inoltre, se prima siano state valutate adeguatamente le conseguenze sull’approvvigionamento idrico e sulla sicurezza degli abitanti delle zone circostanti.
La situazione idrica della Basilicata e dei comuni della provincia di Potenza interessati da continue interruzioni idriche, necessita di interventi urgenti e coordinati tra le varie istituzioni, al fine di garantire un accesso equo e costante all’acqua per tutti i cittadini.
L’apertura delle paratie della Diga del Camastra, come per altri invasi, se non debitamente giustificata e pianificata, può rappresentare un rischio sia per la continuità del servizio idrico sia per la sicurezza delle popolazioni locali.
In questi giorni, la regione Basilicata ha annunciato ulteriori restrizioni riguardo all’erogazione dell’acqua per quei 29 comuni, compreso il capoluogo Potenza, già colpiti da precedenti tagli della fornitura dell’acqua.
E poi c’è la questione della costituzione della nuova società “Acque del Sud” promossa dal Governo Meloni che sembra aver sostituito, senza adeguata trasparenza e partecipazione, le precedenti forme di gestione dell’acqua pubblica. Tale decisione appare attuata in violazione delle normative nazionali ed europee che regolano la gestione delle risorse idriche e il principio della gestione pubblica dell’acqua come bene comune. Non risulta, infatti, che vi siano state consultazioni con le comunità locali o procedure trasparenti di assegnazione delle concessioni.