Questa sera nella sala degli specchi di Palazzo Bernardini a Matera è stato proposto al pubblico il concerto con la flautista finladese Vera Plosila e il pianista greco Anastasios Zafeiropoulos per il sesto appuntamento della 25^ edizione del Festival Duni. I due musicisti hanno interpretato un raro repertorio cameristico delle regioni tedesche della fine del XVIII secolo.
Colorando emozioni, la musica dell’animo ha raggiunto la città di Matera grazie alla sensibilità della flautista Vera Plosila e del fortepiano di Anastasios Zafeiropoulos.
Alla fine del XVIII secolo, epoca in cui si fanno strada le sonate accompagnate, le opere musicali venivano considerata più un punto di partenza per l’esecuzione che un nucleo creativo intoccabile: finché la musica eseguita manteneva la sua riconoscibilità non vi era nessun problema nell’alterare e riciclare materiali originali. In quel periodo la musica era vista come il mezzo appropriato per esprimere affetti, o emozioni, e l’essenza stessa della musica da camera era strettamente legata all’imitazione della natura e di questi stati emotivi. In particolare, il fortepiano fu una novità della fine del XVIII secolo e fu acclamato per la sua capacità di “cantare”, di sostenere una melodia e di esprimere un’ampia gamma di dinamiche e colori. È stato oggetto di sperimentazione e innovazione, così come la musica scritta per esso, nel tentativo di illustrare l’esperienza emotiva dei suoi compositori. Saranno eseguite opere di Johann Schobert, tedesco di stanza a Parigi dove esplorò il linguaggio delle sonate accompagnate, di Carl Philipp Emanuel Bach, Johann Christian Bach, Wilhelm Friedemann Bach, figli di Johan Sebastian, che in Germania si dedicarono allo stile della sensibilità, uno stile molto intimo influenzato dalla letteratura preromantica inglese, e opere di Muzio Clementi, virtuoso romano stabilitosi a Londra e oggi conosciuto come uno dei primi sostenitori del pianoforte, strumento di cui fu anche un venditore oltre che un compositore raffinato.
Vera Plosila e Anastasios Zafeiropoulos si sono misurati sul riarrangiamento dei brani originali cercando l’equilibrio tra invenzione e riproduzione, nell’ambito di un progetto innovativo che insieme conducono per l’Orpheus Institute di Ghent e l’Università di Leiden.
La flautista Vera Plosila si è esibita come musicista orchestrale e da camera con gruppi in Finlandia, Norvegia, Paesi Bassi, Belgio e Germania. Con l’Ensemble Nylandia dirige un programma orchestrale sulla musica di corte della regione nordico-baltica nei secoli XVI-XVIII che finora ha effettuato tournée in Islanda, Danimarca, Norvegia, Estonia e Finlandia. Nella stagione 2024-25, il consort di flauti traversi “Intra vires” di Vera si esibirà nella prima esecuzione moderna nei paesi nordici de La Doriclea di Francesco Cavalli (1645) e terrà i suoi concerti di debutto al Festival di Musica Rinascimentale di Aurore (Finlandia) e al Festival di Musica Antica di Ceciliana (Estonia). Vera suona nel quintetto storico di fiati “Freies Spiel” e collabora regolarmente con il fortepianista Anastasios Zafeiropoulos.
Vera Plosila è dottoranda del programma docARTES dell’Università di Leiden. Sotto la supervisione dei professori Rebecca Cypess e Dinko Fabris, la sua ricerca si immerge nelle pratiche esecutive adattive della musica da camera tedesca dal 1760 al 1810, nel cui ambito ha tenuto conferenze e seminari, pubblicando anche un saggio. Partecipa al programma di tutoraggio REMArkable per ricercatori di musica antica.
Anastasios Zafeiropoulos. Nato in Grecia in una famiglia di musicisti, Anastasios-Achillefs Zafeiropoulos ha ottenuto il Diploma nazionale greco di pianoforte nella classe del suo maestro della vita, Aliki Piastopoulou. Si è poi trasferito a Parigi per arricchire le sue prospettive artistiche, studiando con Olivier Gardon, Billy Eidi (piano moderno), Philippe Biros (accompagnamento pianistico), Jeanne Roudet (supervisor delle sue ricerche di master), Edoardo Torbianelli, Piet Kuijken, Luca Montebugnoli e Benjamin Steens (fortepiano e clavicordo). Anastasios ha partecipato attivamente a masterclass con rilevanti docenti del nostro tempo, come Cyprien Katsaris, David Lively e Peter Frankl. Si è esibito in numerose stagioni concertistiche a Parigi e in Grecia – in particolare i festival di Atene e di Epidauro – e nel 2022 ha vinto il Piano Award dell’Academy of Athens. Ha ottenuto un diploma in interpretazione, una laurea triennale in musicologia ed una laurea specialistica (Université Sorbonne di Parigi). È attualmente dottorando sotto la supervisione di Tom Beghin presso l’Orpheus Institute di Ghent, sperimentando le diteggiature storiche nelle opere didattiche di Muzio Clementi.
La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)