“Salario, salute, diritti, occupazione” sono i temi al centro della manifestazione che si è svolta oggi a Roma in piazza del Popolo, organizzata da Fp Cgil, Uil Fpl e Uil Pa, con la partecipazione di una delegazione della Basilicata di lavoratori della pubblica amministrazione e della sanità. Le richieste principali di Cgil e Uil e delle organizzazioni di categoria: un piano straordinario di assunzioni e l’incremento delle risorse destinate ai rinnovi dei CCNL 2022/2024;maumentare il finanziamento del SSN, sia in termini assoluti che in rapporto al PIL per abbattere le liste d’attesa; rilanciare il ruolo e la funzione dell’assistenza territoriale, adeguando contestualmente la rete ospedaliera; costruire e rafforzare le reti di sostegno alle persone anziane, a partire dalla garanzia di risorse per la non autosufficienza e dal miglioramento della normativa; contrastare i processi di privatizzazione; stabilizzare i precari.
Il segretario lucano Uil Fpl Antonio Guglielmi che insieme al segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli ( per la Cgil Fernando Mega e Giuliana Scarano) ha partecipato alla manifestazione con delegati e lavoratori di Uil Fpl e Uil Pa sottolinea che “anche in Basilicata mancano servizi e manca personale mentre i salari sono fermi da anni e la proposta del Governo di rinnovo contrattuale non copre nemmeno l’inflazione. Fermo restando che aspettiamo il testo definitivo della Legge di Bilancio, qualora fossero vere le indiscrezioni che stanno circolando, in merito ad un paventato incremento per il 2025 di soli 900 milioni di euro per la Sanità pubblica, le continue denunce della Uil-Fpl troverebbero un’allarmante conferma. Questa cifra irrisoria e insufficiente per affrontare le urgenti necessità di un Servizio sanitario nazionale ormai vicino al collasso, testimonierebbe il progressivo e costante smantellamento della sanità pubblica – prosegue– a favore di un privato sempre più sostitutivo e per nulla complementare al pubblico. Ricordiamo che le eventuali 30mila nuove assunzioni in sanità previste nella prossima Legge di Bilancio e distribuite in 3 anni, non sono assolutamente sufficienti a colmare la sempre più allarmante carenza di medici (30mila), di infermieri (70mila) e di Oss (80mila), oltre a considerare che al 2038 il 60% del personale sanitario in servizio andrà in pensione”. La salute dei lucani – dicono Tortorelli e Guglielmi – va messa in sicurezza e per farlo c’è bisogno innanzitutto di riprendere il dialogo con l’obiettivo prioritario di mettere mano al Piano Regionale Socio-Sanitario e di accelerare gli interventi e i progetti previsti dal Pnrr. Continuiamo a chiedere un Tavolo sulla Sanità al Presidente Bardi e all’Assessore Latronico perché si torni al confronto con i sindacati partendo dai problemi più urgenti: su tutti le liste di attesa, la mobilità passiva e , soprattutto sull’incremento del personale sanitario con misure in grado di bloccare ogni altro esodo. Per noi la parola chiave è la garanzia della prossimità al cittadino, come capacità di assicurare in ogni parte del territorio, la possibilità di usufruire di servizi di qualità, eccellenza e funzionalità, riordinando e migliorando la rete ospedaliera nei punti avanzati del S. Carlo elevato a Policlinico e della rete degli ospedali territoriali.
La Relazione Cnel 2024 sui servizi pubblici – afferma ancora Tortorelli – evidenzia tutte le carenze in Basilicata che sono il risultato di inadeguatezze e ritardi dovuti per la scarsità di risorse finanziarie e di personale. Una situazione che va superata il più rapidamente possibile. Ieri i metalmeccanici ed oggi i dipendenti pubblici hanno sostenuto la proposta di un “Patto” con la Regione per la tenuta sociale e la crescita economica della Basilicata perché o si prende un cammino nuovo e si impostano scelte di politiche regionali diverse, dal passato recente e precedente, a partire dai comparti industria e servizi pubblici, o si rischia un inevitabile declino della regione.