Il Comitato spontaneo Residenti Centro Direzionale di Matera in una nota replica alla nota dell’Amministrazione Comunale di Matera con cui è stato annunciata la riqualificazione del Parco Macamarda che prevede anche l’installazione della Balena Giuliana in miniatura. Di seguito la nota integrale.
Lascia interdetti la tempestività con la quale il Sindaco Bennardi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Falcone hanno diffuso a mezzo stampa un progetto di “Riqualificazione del Parco urbano comunale Macamarda”, guarda caso il giorno dopo l’incontro della nostra portavoce con il Vice sindaco Materdomini.
In quella sede abbiamo illustrato al Vice sindaco i motivi per cui non vogliamo il trasferimento del Parco tematico della Balena Giuliana dal Parco di via della Quercia nel quartiere Lanera al Parco Macamarda: dopo il clamore mediatico suscitato dalla mobilitazione dei cittadini di Lanera che si sono opposti con valide e condivisibili ragioni al Parco tematico sopra citato, non può sfuggire ai più che dietro tale improvvisa “riqualificazione” si celi, in realtà, l’intento di spostare l’intero progetto della balena Giuliana nel Parco Macamarda.
Da una decina di giorni abbiamo lanciato una petizione online: https://www.change.org/p/non-snaturiamo-il-parco-macamarda per manifestare la nostra ferma opposizione al progetto della balena Giuliana: il comunicato del Sindaco e dell’Assessore ai Lavori Pubblici risponde parzialmente e fumosamente alle nostre richieste, in primis quella di conoscere il progetto in questione nei dettagli, ed elude la nostra principale perplessità: cosa c’entra un progetto relativo ad un’attrazione turistica con un parco urbano ubicato in un quartiere residenziale e di servizi, nettamente al di fuori dagli itinerari turistici del centro storico? I nostri amministratori hanno valutato l’impatto del progetto sulla quotidianità dei residenti e di tutti coloro che per motivi di lavoro o altro frequentano il Centro Direzionale?
Ci lascia inoltre perplessi l’atteggiamento omissivo ed ambiguo del Vice sindaco Materdomini che, invece di rispondere nel merito nel corso del nostro incontro, affida il seguito dell’interlocuzione appena avviata con noi al Sindaco e all’Assessore ai Lavori Pubblici, non presenti all’incontro, fuggendo di fatto dal confronto diretto.
Il comunicato diffuso dal Comune non ci soddisfa per i seguenti motivi:
1. anche con noi residenti del Centro Direzionale l’Amministrazione Comunale non ha voluto discutere della possibilità, ventilata dall’Associazione Quartiere Lanera, di realizzare il progetto in parola sulla collina del Castello Tramontano, proposta che facciamo nostra senza esitazioni;
2. l’allegato grafico al comunicato diffuso dal Comune non chiarisce le misure delle giostre (incluso, il Veliero, la più impattante, che i tecnici del Settore Lavori Pubblici rappresentano graficamente, ma si “dimenticano” di citare testualmente) e della Balena Giuliana che si intendono collocare nel Parco Macamarda, di conseguenza non è possibile valutarne l’impatto;
3. Affermare che “tutte le specie arboree presenti nel parco saranno preservate senza alcun abbattimento” non chiarisce se e quanta superficie di verde pubblico sarà sottratta al parco per realizzare la cosiddetta riqualificazione;
4. non è chiaro come si intende riqualificare i pergolati metallici esistenti;
5. non è chiaro come e con quali materiali si intende mitigare il rischio idrogeologico;
6. non è dato sapere se si intende:
– riparare l’impianto di irrigazione del parco che fa letteralmente acqua da più parti a spese della collettività;
– riparare le coperture di alcuni tombini divelti e semi distrutti;
– provvedere alla manutenzione ordinaria e dotare il parco di un sistema di vigilanza H24.
Finché non riceveremo risposte congrue e soddisfacenti nelle sedi opportune, continueremo a portare avanti iniziative di mobilitazione; a tal proposito invitiamo i cittadini a partecipare alla conferenza stampa per illustrare pubblicamente le ragioni della nostra protesta, in programma sabato 26 ottobre alle ore 11:30 presso il cosiddetto “Fagiolone” all’interno del Parco Macamarda.
Estendiamo l’invito anche ai nostri amministratori, con la speranza che vengano a rendere conto ai cittadini – meglio tardi che mai – di quanto intendono fare nel Parco Macamarda senza infingimenti e nel segno di un confronto aperto e democratico.