Continua ad aggravarsi la situazione occupazionale presso il centro Oli di Tempa Rossa. Dopo gli esuberi già annunciati nei giorni scorsi, che coinvolgono oltre 25 lavoratori della Lucania Servizi e quattro della Maersk (commessa HSE), ieri è stato dichiarato un ulteriore esubero all’interno della Maersk di altre quattro unità nella commessa “squadra aggiuntiva anticendio TPR LPGC”.
Nel giro di poche settimane, decine di lavoratori, molti con anni di esperienza alle spalle, rischiano di dover lasciare il sito, riducendo ulteriormente il già fragile quadro occupazionale del sito estrattivo.
Oltre all’impatto devastante sull’occupazione, questa riduzione sta avendo gravi conseguenze anche sulla sicurezza all’interno del centro Oli .La decisione di tagliare posti di lavoro, infatti, riduce ulteriormente il già fragile sistema di sicurezza, mettendo in bilico l’integrità dell’intero sito di Tempa Rossa. “È mortificante e deludente che, per tagliare pochi posti di lavoro, si metta a rischio il valore fondamentale della sicurezza”. “La situazione della sicurezza è sempre più precaria e non possiamo permetterci di trascurarla in un sito di così grande importanza.”
La Uil Basilicata e i lavoratori chiedono a Total il rispetto degli impegni assunti in sede di accordi regionali, soprattutto in relazione al mantenimento e all’incremento dei livelli occupazionali, tenuto conto anche della produzione giornaliera di petrolio, che ha raggiunto 48000 barili al giorno. L’assessore alle Attività Produttive, Francesco Cupparo, è stato chiamato ad intervenire affinché nel prossimo incontro sulla trasparenza, già previsto per i prossimi giorni, Total fornisca una risposta chiara e definitiva sulla questione.
“Total deve comprendere che gestire il centro Oli di Tempa Rossa non significa solo gestire una semplice azienda, ma avere una responsabilità diretta verso le ricadute occupazionali nelle nostre comunità e nella nostra regione”, dichiara Giovanni Galgano della Uil Basilicata.
“Se gli impegni occupazionali non verranno rispettati, ci chiediamo se sia giusto che la Basilicata continui ad arricchire Total senza ottenere in cambio un sostegno tangibile per l’occupazione locale.”
La crisi occupazionale che sta investendo Tempa Rossa è ormai una preoccupazione crescente per le comunità locali, che rischiano di vedere impoverito sempre di piu’ il proprio tessuto economico e sociale a fronte di una produzione petrolifera che, invece, continua a crescere raggiungendo il limite previsto dei 50000 mila barili al giorno .