Crisi idrica, Cgil Potenza e Filctem Cgil Potenza: “Ciascun ente coinvolto si assuma le proprie responsabilità e agisca di conseguenza”. Di seguito la nota integrale
“È giunto il momento di fare chiarezza e di individuare precise responsabilità istituzionali per questa emergenza idrica senza precedenti che sta mettendo in ginocchio i 29 Comuni serviti dallo schema idrico Basento – Camastra, a partire dalla città capoluogo di regione, città dei servizi e dove, ricordiamo, insiste il più grande ospedale regionale. Perché se è vero che siamo di fronte a una crisi climatica in corso senza precedenti con livelli di siccità elevati, è anche vero che la Basilicata ha il più alto tasso di dispersione idrica (65%), dove Potenza raggiunge anche il 71% secondo l’Istat, a causa della scarsa manodopera delle reti idriche e degli impianti vetusti con anni di assenza di manutenzione e opere di captazione delle acque vecchi di sessant’anni, incapaci di contenere i volumi nominali d’acqua per i quali sono stati realizzati. Si accertino quindi le precise cause di questa emergenza senza precedenti e si rendano note ai cittadini che meritano rispetto e trasparenza. È inaccettabile il mutismo in cui è piombato il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi su questa vicenda, come se la Regione non avesse responsabilità alcuna. Al netto dei piccoli interventi estemporanei, importanti ma non risolutivi e soprattutto tardivi a nostro avviso, visto che questa emergenza perdura da giugno, si effettuino gli interventi dovuti che necessitano anche scelte politiche di responsabilità rispetto a chi deve fare cosa, a partire dalla gestione di Acque del Sud e di Acquedotto lucano, che devono trascendere i personalismi e mettere al centro il bene della collettività”. Lo affermano i segretari generali Cgil Potenza e Filctem Cgil Potenza, Vincenzo Esposito e Francesco Iannielli.