Mario Morelli e Michele Giordano, rispettivamente Commissario cittadino e Presidente provinciale di fratelli d’Italia Matera, in una nota, esprimono alcune riflessioni sulla lettera aperta inviata dall’ex assessore comunale Francesco Salvatore al presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini con cui si denuncia il tradimento del PD rispetto all’accordo politico tra Movimento 5 Stelle e PD che aveva garantito proprio l’elezione di Mancini alla Presidenza della Provincia di Matera.
Sembra il triste epilogo di una breve storia d’amore, quella tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico. Una storia che ci restituisce la ricostruzione di un centrosinistra materano mai così diviso e litigioso e che conferma il modus operandi del centrosinistra materano e lucano che si coalizza solo per la spartizione delle cosiddette “poltrone” e non per una visione politica, nascondendosi dietro un unico slogan: “abbattere la pericolosa destra”.
Piuttosto che preoccuparsi delle diciassette firme apposte “al chiuso di uno studio notarile” – come affermano Bennardi e Salvatore – a noi preoccupa degli accordi sigillati al chiuso di una stanzetta del sesto piano del palazzo municipale tra pentastellati e dem. Un accordo che di visione politica non aveva nulla e che mirava esclusivamente all’elezione di Mancini alla Presidenza della Provincia di Matera in cambio della prosecuzione della Amministrazione Bennardi. Oggi Salvatore questo “inciucio” lo svela pubblicamente, chiedendo un confronto e le dimissioni del Presidente Mancini.
Il sistema elettorale con il quale ad oggi si elegge il Presidente della Provincia (voluto nel 2014 dal PD) rende fondamentale il voto dei Consiglieri comunali della Città di Matera. La maggioranza Bennardi all’epoca ne contava ben diciasette: oltre 16mila voti ponderati. Esattamente quelli che si sono resi indispensabili a Mancini per avere la meglio sul candidato del Centro-destra Arturo De Filippo.
Quello che Fratelli d’Italia immaginava, oggi è una certezza. Il PD aveva barattato il sostegno all’Amministrazione Bennardi in cambio del voto per il Sindaco di Pomarico Mancini. Oggi gli attori di questa triste storia sono in grado di confermarlo solo perché nulla è andato a buon fine, tranne che, ovviamente, l’elezione di Mancini stesso.
Le carte sono state scoperte, gli accordi sono stati svelati. Nel frattempo, Matera è di nuovo libera. La parola tornerà presto ai cittadini nella speranza che possa essere così, in un futuro non troppo lontano, anche per la Provincia.