Consigliere regionale Cifarelli (PD): “Lavorare per una Società Energetica Lucana 2.0”. Di seguito i particolari.
Dopo molti anni è necessario ripensare il ruolo e le funzioni degli enti strumentali della regione aggiornando gli obiettivi per cogliere le opportunità della transizione ecologica, digitale e Sociale che stiamo vivendo. E’ quanto dichiara Roberto Cifarelli, Presidente della Seconda Commissione del Consiglio regionale.
“Cosa fa Sel e cosa potrebbe fare” è stato l’oggetto questa settimana dell’audizione in Commissione Bilancio e Programmazione del dott. Luigi Modrone, Amministratore Unico della Società Energetica Lucana SpA. Avere conoscenza delle attività svolte dalla società a totale capitale regionale è stato utile per comprenderne le ulteriori potenzialità eventualmente anche attraverso il ripensamento ed il rilancio della sua missione”.
Attualmente la SEL, afferma Roberto Cifarelli, secondo le previsioni della legge istitutiva (L.R. n. 13 del 31 luglio 2006), supporta le politiche regionali in materia di energia. Fin dal 2010 essa indice periodicamente gare ad evidenza pubblica per la scelta dell’operatore economico per la fornitura di energia in favore dei Soggetti pubblici regionali che così beneficiano delle migliori condizioni di mercato e dei servizi aggiuntivi offerti per la gestione dei consumi energetici. La Società Energetica Lucana S.p.A. ha inoltre realizzato vari impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile nelle Aree della Pubblica Amministrazione contribuendo, così, alla riduzione di emissione di CO2 ed a quella dei costi dell’energia. Attraverso il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), il principale strumento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori, la SEL ha assistito le autorità locali nella redazione dei PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile). Sel ha attualmente nove dipendenti in organico, un fatturato di tre milioni e mezzo che genera un utile di circa 800.000 euro.
“In questa ricognizione delle attività delle società, enti ed aziende del ‘Gruppo Regione Basilicata’, continua il Presidente della Seconda Commissione, la Sel andrebbe potenziata e rilanciata per svolgere una funzione ancora più forte e incisiva riguardo alle politiche regionali per la transizione ecologica ed energetica, tanto nella gestione e distribuzione del gas derivante dagli accordi con le società petrolifere, e quindi in funzione del gas gratis alle famiglie e per rendere più competitivo il sistema delle aree industriali ed imprenditoriale regionale, quanto, insieme ad università e centri di ricerca, per nuovi brevetti sia per il risparmio energetico che per nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili (si pensi, ad esempio, allo sfruttamento del moto ondoso del mare), quanto, ancora, in materia di comunità energetiche. Un’ulteriore riflessione, poi, potrebbe interessare Sel e Acquedotto Lucano che, insieme, potrebbero costituire il soggetto unico che fornisce servizi nel settore gas-acqua come già avviene in altre realtà italiane.
La sfida che tocca cogliere – conclude il Presidente della Seconda Commissione Roberto Cifarelli – è proprio quella della transizione energetica, che va vista come un’opportunità e non come un problema. Proprio in questi giorni, ad esempio, è stato presentato presso l’Uniba il progetto N.O.D.E.S. finanziato dal PNRR con 112 milioni di cui 15 milioni destinati al Sud (compresa la Basilicata) che mira a favorire la collaborazione tra imprese, università e stakeholder aprendo nuove opportunità di sinergie nel campo dell’innovazione e della sostenibilità. Una funzione, dunque, quella di Sel, già importante, ma che può essere di supporto agli asset produttivi fondamentali della Basilicata, quali, ad esempio, l’automotive e l’agricoltura”.