Questa mattina durante il 13° Congresso regionale delle Acli di Basilicata, che si è svolto nella sala ricevimenti Art Restaurant, con Emanuele Abruzzese è stato ricordata la storia di un’Associazione che ha aperto le sue porte all’accoglienza dei nostri migranti in tutto il mondo ed in particolare in Belgio, Germania, Svizzera, raccontando la storia dei nostri emigranti lucani.
Luigi Scaglione CIM Confederazione Italiani nel Mondo Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, ha dichiarato “Nello statuto del Patronato ACLI del 1950 all’articolo 2, in cui si specificano i suoi compiti, si può leggere: “provvedere all’assistenza degli emigranti in conformità delle disposizioni che regolano l’attività di patronato nel campo dell’emigrazione”.
Alla fine degli anni ’80, con la II Conferenza dell’Emigrazione su “Gli italiani che vivono il mondo”, esauriti i massicci flussi migratori, si apriva un contesto completamente nuovo.
Cresceva la tendenza all’integrazione nei Paesi ospitanti, si manifestava la diversificazione dei problemi in rapporto alle condizioni socio-economiche locali e alla composizione delle comunità italiane presenti nel territorio che cominciavano a registrare segni di “invecchiamento”.
Permaneva comunque forte la domanda di rafforzamento dei legami culturali con l’Italia. E su questo dobbiamo lavorare per dare una prospettiva di fiducia ai nostri giovani ed alla nostra regione, come ha ricordato mirabilmente Mons. Davide Carbonaro in presenza di cambiamenti epocali del mondo produttivo lucano che segna punti di crisi molto alti: “non abbiamo più bisogno di analisi, ma di soluzioni”.
Durante l’incontro il pubblico ha potuto apprezzare una grande lezione della storia Aclista Italiana e Lucana a cura di Giampaolo D’Andrea.
Presenti l’assessore regionale Laura Mongiello e l’assessore comunale Anna Grieco.