“Il nostro impegno è chiaro: vogliamo e dobbiamo difendere il diritto al lavoro e le prospettive di sviluppo economico per la Basilicata. Continueremo a fare tutto il possibile per tutelare i lavoratori di Stellantis e dell’indotto e per sostenere prospettive occupazionali”. Lo ha detto il presidente Vito Bardi durante la seduta di oggi del Consiglio regionale, convocato per fare il punto sulla situazione in cui versa il gruppo industriale dell’automotive.
In un quadro generale preoccupante, Bardi ha sottolineato due segnali positivi: la conferma che la nuova Lancia Gamma sarà prodotta, a partire dal 2026, nello storico stabilimento di Melfi, selezionato per la “sua eccellenza produttiva”, e la diffusione del bozzetto della nuova Jeep Compass che Stellantis produrrà sempre a Melfi dal 2025, anche nella versione ibrida e non solo elettrica. “Inoltre – ha aggiunto – non dimentichiamo che nel piano industriale si prevedono altre 4 nuove vetture da produrre a Melfi, della gamma DS, Jeep, e Lancia e Opel, confermate nel recente incontro in Regione di metà ottobre. A fronte di questo impegno produttivo. che necessita di una verifica costante, vi sono scenari di mercato ancora incerti. Le direttive europee che preannunciano dal primo gennaio 2025 un obbligo per le case auto nel produrre vetture con emissioni di co2 nel massimo di 95g per chilometro (fino al 31 dicembre 24 saranno di 118) – ha aggiunto Bardi – prospettano un altro calo nella produzione di autovetture, poiché le tendenze delle vendite delle auto elettriche o a emissioni quasi zero sono in calo non solo in Italia, ma in tutta Europa.
In questo contesto – ha proseguito il presidente – quel che può fare la Regione Basilicata per favorire le condizioni di contesto per la continuità produttiva dello stabilimento di Melfi è ampiamente assicurato. La giunta regionale ha approvato in tempi da record due provvedimenti agevolativi per consentire l’investimento Stellantis sull’impianto a biogas destinato a ridurre sensibilmente i costi energetici e a rilanciare la competitività dello stabilimento di Melfi, onorando impegno con Tavares ma anche con Confindustria e sindacati”.
Bardi, infine, ha sintetizzato quelle che sono le richieste della Regione Basilicata al Governo centrale, già formalizzate in un documento dell’11 settembre scorso, condiviso con Confindustria e sindacati: dall’appello a farsi carico della quota di cassa integrazione (20%) e del contributo addizionale a carico delle aziende dell’indotto, quanto meno per le aziende in difficoltà e per il periodo necessario al rilancio del settore, alla richiesta al Mimit di accelerare le procedure di selezione ed ammissione a finanziamento dei progetti candidati a valere sull’Avviso Pubblico dell’area di crisi complessa di Melfi. “Al Governo – ha concluso Bardi – chiediamo anche di sollecitare adeguate garanzie a Stellantis a fronte degli investimenti posti in essere a livello nazionale e regionale”.