Il capogruppo del Pd, Lacorazza: “La sofferenza della Città di Potenza e dei 28 comuni ‘assetati’ dalla latitanza del presidente Bardi e della assoluta inadeguatezza di vedere per tempo la criticità idrica che avanzava, porta a reagire FdI”.
“Il Consigliere Alessandro Galella e Fratelli d’Italia chiedono un Consiglio regionale sulla emergenza idrica nello stesso giorno in cui il presidente Bardi annuncia, sul tema, una conferenza stampa per domani. Il presidente Bardi incontra i giornalisti ma non la sua maggioranza. Altrimenti che senso avrebbe avuto la richiesta di Galella e di Fratelli d’Italia di un Consiglio straordinario dal quale Bardi fugge da inizio luglio per non rispondere alle nostre interrogazioni?”.
Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che aggiunge:
“La sofferenza della Città di Potenza e dei 28 comuni ‘assetati’ dalla latitanza del presidente Bardi e della assoluta inadeguatezza di vedere per tempo la criticità idrica che avanzava, porta a reagire il principale partito di maggioranza. Famiglie e attività produttive, in particolare, non ne possono più ed è importante assumere la consapevolezza che il presidente Bardi fugge dal Consiglio regionale e non risponde ad interrogazioni depositate ad inizio luglio”.
“Il consigliere Alessandro Galella e Fratelli D’Italia – evidenzia l’esponente del Pd – che richiamano il ‘loro’ Presidente a riferire in Consiglio regionale sulla emergenza idrica non possono non sapere che siamo nel mezzo del rinnovo dell’amministratore di Acquedotto Lucano, riproposto da Bardi, e che alla guida di Acque del Sud spa, che governa la diga della Camastra che dovrebbe dare l’acqua a Potenza, c’è un uomo del loro stesso partito”.
“Ci si assuma la responsabilità di questa vicenda – conclude Lacorazza – su cui il Governo regionale ha fallito”.