Rapporto Agenas, Consigliere regionale Vizziello (Basilicata Casa Comune): la cardiochirurgia dell’ex primario Luzi salva la pagella della sanità lucana. Di seguito la nota integrale.
“E’ l’attività del reparto di cardiochirurgia del San Carlo di Potenza diretto dall’ex primario Luzi l’elemento che salva la pagella della sanità lucana redatta da Agenas, impegnata anche quest’anno a valutare le cure erogate ai cittadini da parte di quasi 1400 ospedali italiani pubblici e privati accreditati”.
E’ quanto afferma, in una nota, il Capogruppo di Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello, che così commenta i risultati del Programma Nazionale Esiti pubblicati ieri da Agenas e relativi all’assistenza ospedaliera erogata nell’anno 2023.
“Purtroppo anche l’edizione 2024 della tradizionale classifica degli ospedali italiani ad opera dell’Agenzia del Ministero della Salute” -spiega Vizziello- “non registra in Basilicata alcuna struttura sanitaria di eccellenza, bensì livelli di assistenza ospedaliera a stento sufficienti, con la sola eccezione della cardiochirurgia del San Carlo di Potenza, che rispetto ad alcuni indicatori, come la mortalità per bypass aorto-coronarico, riesce a mettersi alla spalle anche i migliori ospedali del Nord del Paese”.
“L’istantanea di Agenas relativa all’anno 2023 ci dice quindi che è un’eredità pesantissima quella che lascia il Dottor Luzi, che dimostra come i primari dei reparti riescano a fare la differenza soprattutto quando sono adeguatamente supportati nella loro attività sia dal management sanitario sia dal vertice politico delle amministrazioni” -aggiunge Viziello- “condizioni queste che non sempre ricorrono e la cui mancanza finisce inevitabilmente per ripercuotersi sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini”.
“”Il Programma Nazionale Esiti(PNE) è da quindici anni un fondamentale strumento di valutazione del rendimento degli ospedali e deve essere sfruttato dalla governance sanitaria per correggere tutto quello che non funziona” -conclude l’esponente di Basilicata Casa Comune-” effettuando gli investimenti e valorizzando secondo criteri meritocratici le tante validissime professionalità presenti all’interno delle strutture ospedaliere regionali, per garantire ai lucani livelli di cura adeguati alle loro necessità di salute”.