Questa sera nella sala degli specchi di Palazzo Bernardini a Matera è stato proposto il concerto “Harmonia Artificiosa” per la 25^ edizione del Festival Duni, il festival dedicato alla musica antica che dal 1999 porta a Matera i nomi più importanti della musica antica internazionale.
Elicia Silverstein e Marco Bianchi ai violini e Riccardo Doni al cembalo e organo positivo hanno costruito un ponte tra il Seicento e il nostro tempo in un serrato dialogo tra musica antica e contemporanea.
Elicia Silverstein e Marco Bianchi ai violini e Riccardo Doni al cembalo e organo positivo inaugureranno le attività novembrine della XXV edizione del Festival Duni, il festival dedicato alla musica antica che dal 1999 porta a Matera i nomi più importanti della musica antica internazionale.
Harmonia Artificiosa, questo il titolo del concerto – preso in prestito da una delle opere di Biber – vedrà Silverstein, Bianchi e Doni impegnati con le opere di Heinrich Ignaz Franz von Biber compositore e violinista austriaco del XVII secolo, riscoperto e apprezzato durante il 1900; del compositore contemporaneo Luciano Berio, figura di primo piano dell’avanguardia musicale del dopoguerra; e di Marcello Panni decano di Nuova Consonanza, il movimento d’avanguardia che, negli anni ’60 del secolo scorso, ha cambiato il modo di fare musica colta in Italia. Ad una settimana dal concerto di Orfeo Futuro di Bari con l’ensemble vocale marsigliese Musicatreize, che ha portato a Matera una esibizione di grande avanguardia musicale con radici ben piantate nel passato, il Festival Duni ancora una volta apre le porte al dialogo tra antico e contemporaneo.
La violinista Elicia Silverstein: “Nella nota d’autore ai suoi trentaquattro Duetti per due violini, Luciano Berio si riferisce a questi pezzi come ad un suo folklore privato. Ho trovato qualcosa di estremamente complementare nella profonda leggerezza di questi Duetti in miniatura scritti tra 1979 e 1983 e le partite contenute nella straordinaria raccolta Harmonia artifìciosa-ariosa di Biber, pubblicate quasi 300 anni prima, nel 1696. Ho preso come punto di partenza per il nostro nuovo progetto tre partite dell’Harmonia artifìciosa ariosa di Biber e i Duetti di Berio con la loro leggerezza. Nel giugno del 2022 ho chiesto a Marcello Panni, compositore tanto ammirato sia da me e i miei colleghi sia dal suo storico amico Berio, di scrivere qualcosa che potesse collegare i magnifici Duetti di Berio con i brani più monumentali di Biber, che sembrano – quasi al contrario di quelli di Berio – sorgere verso l’alto dal profondo. Panni aveva già scritto un duetto intitolato Luciano, in occasione del sessantunesimo compleanno di Luciano Berio. Questo duetto, che prendeva a modello i 34 Duetti di Berio, è stato il punto di partenza che Panni aveva in mente per i suoi nuovi Duetti per due violini soli, di cui io e Marco Bianchi abbiamo avuto l’onore di dare la prima esecuzione mondiale al Ravenna Festival 2023”.
La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)